La grande battaglia per liberare Falluja dall'Isis

La battaglia di Falluja

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Le truppe dell'antiterrorismo entrano ad Anbar, a pochi chilometri da Falluja

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Le truppe dell'antiterrorismo entrano ad Anbar, a pochi chilometri da Falluja Iraq's CTS, the country's best-trained and most battle-tested fighting unit, deployed on the edge of Fallujah for the first time since an operation was launched to retake the jihadist-held city, CTS spokesman Sabah al-Noman said. The CTS led the assault on several other major towns, cities and strategic sites across the country that were retaken from the jihadists over the past two years. / AFP / AHMAD AL-RUBAYE (Photo credit should read AHMAD AL-RUBAYE/AFP/Getty Images)

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Le forze irachene si preparano a dare l'assalto a Falluja

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Le forze irachene fanno il loro ingresso a Falluja

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Campi profughi fuori Falluja

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Campi profughi fuori Falluja

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Campi profughi fuori Falluja

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Campi profughi fuori Falluja

Le forze irachene sono entrate a Falluja sotto la copertura aerea della coalizione internazionale e con il sostegno di blindati e artiglieria pesante. La penetrazione dell'esercito nella città irachena controllata dallo Stato islamico è avvenuta seguendo tre diverse direttive, dopo un assedio durato una settimana e l'apertura di un corridio umanitario che ha consentito a una parte della popolazione di lasciare le abitazioni in vista della battaglia finale. Nei giorni scorsi erano state liberate le zone di Al Buhaua, Al Yamila e Al Hasi, nel sud della città, in un’operazione in cui erano stati uccisi 50 presunti terroristi.

Il dubbio, dal punto di vista militare, non è se la città sarà liberata, ma se le forze irachene, e le fazioni alleate, riusciranno a mantenere nel tempo il controllo della città. Dopo la liberazione di Ramadi, avvenuta nei primi giorni di febbraio, la possibile conquista di Falluja, prima città irachena a cadere nelle mani del Califfato nel 2014, sarebbe un colpo durissimo agli uomini dell'Isis. Le notizie, frammentarie, che giungono da questa città che fu la prima a sollevarsi contro l'occupazione americana in Iraq confermano che gli uomini di Al Baghdadi stanno cercando di vendere cara la pelle opponendo una strenua resistenza.

Anche a Sirte, in Libia, dove il caos ha favorito la penetrazione degli uomini del Califfato, giungono notizie che potrebbero cambiare le sorti della guerra in corso. Le milizie di Misurata, fedeli al governo di unità nazionale del premier Sarraj, hanno annunciato di aver ucciso Khaled Shaib, coordinatore militare dell'Isis in Nord Africa e tra i principali artefici della strage al museo del Bardo a Tunisi. La sua morte era già stata annunciata dal premier tunisino Habib Essid circa un anno fa in un'operazione condotta dalle forze speciali tunisine. Questa volta però il terrorista - ucciso qualche giorno fa a Baghla, nei pressi della città roccaforte dei terroristi -  è stato riconosciuto da più parti, inclusi alcuni prigionieri dell'Isis. 

Le notizie, frammentarie, che giungono da Falluja confermano che gli uomini di Al Baghdadi stanno opponendo una strenua resistenza

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