La fabbrica rivoluzionaria

Era la fabbrica dell’assenteismo, fino al 50 per cento quando giocava il Napoli.

Oggi è sceso allo 0,9. È il tempio della nuova Fiat: Pomigliano d’Arco.

Gli operai hanno accettato la «dottrina Marchionne» e voltato le spalle alla Fiom. La catena di montaggio ha lasciato il posto ai robot. Gli incidenti sul lavoro sono in pratica scomparsi e le retribuzioni cresciute quasi del 20 per cento.

«Noi siamo quello che facciamo» si legge sui muri. Ma non doveva essere la Caienna?

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