Karabakh: Il giardino segreto

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Stepanakert, Memoriale ai caduti


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Monumento simbolo del Karabakh: “Noi siamo le nostre montagne”


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La capitale del Karabakh all’alba


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Incontro on the road, Karabakh


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La Porta del Karabakh


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.Complesso monastico di Dadivank, fondato nel primo secolo d.C


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Volta del complesso monastico di Dadivank, fondato nel primo secolo d.C


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Stepanakert, ritratto al mercato


Martedì 15 ottobre, alla "Casa dei tre Oci" di Venezia, si inaugura la mostra della giornalista e fotografa Graziella Vigo dedicata al Karabakh, un'isola montuosa che si alza sopra la steppa che conduce al mar Caspio. E' la parte estrema orientale del grande Impero Armeno di Tigran il Grande (95-55 a.C), un'enorme fortezza che si alza inaccessibile sulle pianure steppose, sotto l'Ararat, un simbolo per gli armeni di tutto il mondo. Questa mostra (e il relativo libro) sono un atto di amore, di coraggio, di fede. Sono la testimonianza di una realtà quasi sconosciuta, di una regione abbandonata dall' umanità perché il mondo finge di non sapere che questo Paese esiste. Eppure è là, bellissimo, perso tra le montagne del Caucaso, verde di boschi selvaggi e foreste inesplorate. Più di trecento villaggi fuori dal tempo e solo due città, capitali in tempi diversi.

Un paese millenario, straordinario per la sua storia, la grande bellezza della sua natura intatta, la sua profonda e autentica fede cristiana.

Karabakh. Il giardino segreto
Venezia Casa dei Tre Oci  
16 ottobre - 10 novembre 2013

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