Iraq: scontri tra curdi e Baghdad attorno al petrolio di Kirkuk - Foto

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Forze irachene nei pressi di un impianto di produzione petrolifera, mentre si dirigono verso la città di Kirkuk, 16 ottobre 2017.
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Membro delle forze irachene cammina passando davanti a una bandiera curda deturpata, dipinta sui blocchi di calcestruzzo alla periferia di Kirkuk, 16 ottobre 2017.
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Forze irachene guidano verso la città di Kirkuk, 16 ottobre 2017.
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Le forze irachene si dirigono verso le posizioni peshmerga curde, il 15 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.
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Combattenti peshmerga curdi tengono la posizione su una riva di un fiume di fronte alle forze irachene, 14 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.
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Forze irachene si dirigono verso le posizioni peshmerga curde, il 15 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.
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Le forze irachene fanno il segno di vittoria mentre guidano verso posizioni dei peshmerga curde nella periferia meridionale di Kirkuk, il 15 ottobre 2017.
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I combattenti peshmerga curdi (sul fondo) si trovano sulla riva di un fiume di fronte alle forze irachene, il 14 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.
A member of the Iraqi forces sits near a bridge across from Kurdish peshmerga positions on October 14, 2017, on the southern outskirts of Kirkuk. Thousands of Iraqi troops were locked in an armed standoff with Kurdish forces in the disputed oil province of Kirkuk as Washington scrambled to avert fighting between the key allies in the war against the Islamic State group. / AFP PHOTO / AHMAD AL-RUBAYE (Photo credit should read AHMAD AL-RUBAYE/AFP/Getty Images)

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Le forze irachene si riuniscono nell'area di Taza Khurmata nella periferia meridionale di Kirkuk, 15 ottobre 2017.
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Le forze irachene si riposano sulla strada mentre avanzano verso le posizioni curde di peshmergam il 15 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.
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Le forze irachene si dirigono verso le posizioni peshmerga curde, il 14 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.
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Un membro delle forze irachene si trova accanto a un lanciagranate mentre le truppe di Baghdad si avvicinano alle posizioni peshmerga curde il 15 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.
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Un membro delle forze irachene si trova accanto a un carrarmato. mentre un convoglio dell'esercito guida verso le posizioni curde di pesmerga, nelle periferie meridionali di Kirkuk, il 15 ottobre 2017.
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Le forze irachene salutano da una riva del fiume di fronte alle posizioni peshmerga curde, 14 ottobre 2017, nella periferia sud di Kirkuk.
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Le forze irachene si dirigono verso posizioni curde di pesmerga il 15 ottobre 2017, nella periferia meridionale di Kirkuk.

Dopo il referendum per l'indipendenza del Kurdistan iracheno, svoltosi lo scorso 25 settembre nella regione autonoma del Nord Iraq, si aggravano le tensioni tra il governo centrale di Baghdad - che non vuole negoziare l'indipendenza - e i curdi

Si segnalano scontri tra forze irachene e peshmerga curdi (le forze armate curde irachene) vicino ai siti petroliferi di Kirkuk. Questo sotto gli occhi preoccupati degli Stati Uniti, che vorrebbero evitare combattimenti tra gli alleati chiave della guerra contro l'Isis.

Kirkuk e il petrolio della discordia

Kirkuk è una città strategica dell'Iraq e uno dei pomi della discordia nel processo di indipendenza perseguito dai curdi iracheni. Pur non appartenendo alla regione autonoma del Kurdistan iracheno è governata dai curdi, ed era stata inserita all'interno del territorio del referendum, nonostante la netta opposizione delle minoranze locali. 

Città multietnica, Kirkuk fa gola perché è vicina al più grande giacimento petrolifero dell'Iraq. L'area attorno alla città petrolifera di Kirkuk è controllata dai curdi e difesa da tre anni dalla milizia curda contro gli estremisti dell'Isis. 

Gli scontri tra curdi e iracheni attorno a Kirkuk

Attorno a Kirkuk nella mattina del 16 ottobre sono iniziati scontri armati tra curdi e iracheni, sulla cui entità e sviluppi le versioni sono differenti e le posizioni confuse.
L'offensiva
 delle forze governative irachene, appoggiate dalla Mobilitazione popolare (Hashid Shaabi) a maggioranza sciita (che ha ugualmente combattuto contro l'Isis), è contro i pozzi di petrolio di Kirkuk, in mano alle forze curde.

Secondo i vertici militari di Baghdad, l'esercito iracheno ha strappato alle forze curde diverse posizioni. Le forze del governo centrale avrebbero tra l'altro occupato gli uffici della compagnia North Gas, un vicino impianto per il trattamento della materia prima, e il distretto industriale a sud di Kirkuk.

Secondo le autorità del Kurdistan iracheno, le truppe irachene e le milizie sostenute da Baghdad hanno lanciato un attacco "importante e multiplo" proprio per riprendere il controllo della zona contesa a sud di Kirkuk. Si sarebbe trattato di un "attacco non provocato" e i peshmerga curdi, in risposta, hanno distrutto almeno cinque veicoli Humvee forniti dagli Usa e usati dalle forze irachene. 
Il governo curdo smentisce i successi delle
 forze governative irachene. Hemin Hawrani, consigliere del presidente curdo Masud Barzani, su Twitter afferma che "i combattimenti delle ultime ore non hanno portato alla presa di alcune posizioni da parte delle" milizie sciite, mentre "solo parte dei comandanti della Upk (Unione patriottica del Kurdistan, ndr) ha ordinato ai peshmerga di lasciare le proprie posizioni". 

Il primo ministro iracheno Haidar al-Abadi minimizza: il governo avrebbe chiesto alle forze federali di "imporre la sicurezza nella città in collaborazione con gli abitanti e i peshmerga". Ci sarebbe pertanto la volontà di condividere l'amministrazione della città con la Regione autonoma curda.

I curdi, il braccio armato contro l'Isis

I curdi hanno avuto un ruolo importante nel contrastare l'avanzata dell'Isis, nella protezione di siti come Kirkuk e nella progressiva cacciata degli uomini del Califfato da Mosul. Per questo ora i curdi iracheni hanno presentato il conto alla comunità internazionale, chiedendo un'autonomia ulteriore da Baghdad.

A Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, sono in corso riunioni tra alti esponenti militari curdo-iracheni e rappresentanti della coalizione anti-Isis a guida americana per trovare una strada per risolvere le tensioni.

Proprio nei giorni scorsi Hero Ahmad, la vedova dell'ex presidente iracheno ed ex leader curdo Jalal Talabani, scomparso recentemente, ha rivolto un appello sia al governo centrale sia alle autorita' curde perche' venga avviato un dialogo: "Il nostro primo obiettivo è calmare la situazione a Kirkuk e quindi facciamo appello ai peshmerga e alle forze irachene perché mostrino pazienza e saggezza". 


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