Perché l’iPhone Xr sarà un successo

(Photo by Justin Sullivan/Getty Images)

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Chiariamolo subito, a scanso di equivoci. L’iPhone Xr - il modello più economico della rinnovata lineup di Apple, in vendita da oggi anche in Italia - non è un telefonino di Serie B.

L’analisi minuziosa delle specifiche tecniche e il primissimo contatto con il telefono ci permettono di avallare l’impressione già avuta al momento dell'annuncio: siamo di fronte a un prodotto tutt’altro che castrato, anzi. Nonostante alcune rinunce rispetto ai modelli di punta (Xs e Xs Max), il Melafonino da 6,1 pollici si presenta infatti con un bagaglio tecnico tutt’altro che secondario, con alcuni aspetti persino più interessanti rispetto ai due fratelli maggiori.

Cosa cambia rispetto all'iPhone Xs...

Ma procediamo con ordine, andando innanzitutto ad analizzare le differenze principali fra iPhone Xr e iPhone Xs. In linea di massima si può dire che siano essenzialmente cinque i punti cui prestare attenzione, ovvero:

  • Schermo: Mentre l’iPhone Xs monta uno schermo Oled da 5,8 pollici e 458 ppi, l’iPhone Xr si affida un’unità LCD da 326 ppi. Se dal punto di vista qualitativo la scelta dell’Oled è quella che appaga di più le pupille, sul piano degli ingombri la “metratura” dell’Xr sembra essere quella più azzeccata, una perfetta via di mezzo fra la compattezza dell’iPhone Xs e l’ariosità dell’Xs Max. Unici due appunti: la presenza di una cornice nera leggeremente più ampia lungo tutto il profilo del telefono (che ruba un po’ di spazio allo schermo) e la mancanza del 3D  Touch.

  • Design: il form factor è identico, cambiano come detto le dimensioni e il peso: 177 grammi per l’iPhone Xs, 194 grammi per l’Xr. Diverso è anche il profilo metallico del telefono (quello dell’iPhone Xr è in alluminio, quello dell’Xs in acciaio) e il trattamento contro gli agenti atmosferici: entrambi i prodotti sono costruiti per sopportare una caduta in acqua, ma mentre l’iPhone Xr resiste fino al metro di profondità per 30 minuti, l’iPhone Xs si spinge fino a 2 metri. Per quanto riguarda i colori, il ventaglio di scelta è qui nettamente a favore dell’ultimo arrivato: sei varianti (nero, bianco, blu, giallo, corallo e rosso Product RED) contro le classiche tre tinte dell’iPhone Xs è (argento, grigio siderale e oro).

  • Autonomia: l’iPhone Xs monta una batteria da 2.658 mAh, l’iPhone Xr - in virtù della sua diagonale più ampia -  può ospitare un’unità da 2.942 mAh. Questa differenza di capacità garantisce al Melafonino da 6,1 pollici un 25% in più di autonomia: i dati della casa parlano di 25 ore di chiamate in 3G per l’iPhone Xr contro le 20 ore dell’Xs. 

  • Fotocamera: La differenza principale sta nel numero di fotocamere posteriori: due nel caso dell’iPhone Xs,  una per Xr. Quest’ultimo, in pratica, è stato privato della fotocamera che permette agli iPhone di fascia alta di effettuare lo zoom ottico 2x. Ingrandimenti a parte, l’iPhone Xr offre le stesse funzionalità del modello Xs: foto panoramica, live, slow-mo, time-lipse; si possono anche scattare ritratti con possibilità di regolare lo sfocato attraverso la funzionalità live depth ma solo dinnanzi a soggetti. Davanti a cose o animali, l’iPhone Xr rimane in modalità standard senza possibilità di forzare la regolazione del diaframma.

  • Prezzo: Il nuovo iPhone Xr arriva in Italia con pezzi a partire 889 euro, 300 euro in meno rispetto al modello Xs nella sua configurazione base e 400 euro in meno rispetto al fratello maggiore Xs Max.


(Photo by Justin Sullivan/Getty Images)

…e cosa no

Fin qui le differenze. Passando invece alla disamina delle caratteristiche che rimangono invariate vale la pena sottolineare innanzitutto la decisione di Apple di utilizzare sull’Xr lo stesso cuore operativo dell’iPhone Xs, quel chipset A12 Bionic che rappresenta lo stato dell'arte della tecnologia della Mdela in materia di elaborazione.

Dai melafonini top di gamma, l’iPhone Xr recupera anche il sistema di riconoscimento facciale Face ID, gli altroparlanti stereo e la fotocamera frontale da 7 megapixel con apertura f/2.2, HDR e supporto video fino a 1080p @60fps.

Entrambi i modelli supportano la ricarica rapida e quella wireless (attraverso caricabatteria a standard Qi non incluso nella confezione).

I due iPhone sono sovrapponibili anche nelle lacune: su entrambi non c’è la presa jack da 3,5 mm per le cuffie, né lo slot per l’inserimento di una memory card; tutto passa per lo spazio di archiviazione integrata nella memoria del telefono, che sull’Xr arriva fino a 256 GB  (512 sull’iPhone Xs.

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In conclusione

L’iPhone Xr non vanta la stessa qualità dello schermo, la doppia fotocamera, né lo stesso livello di impermeabilità dei modelli Xs. Ma ha dalla sua un formato davvero azzeccato (né troppo grande né troppo piccolo), un campionario di colori molto più vario e un’autonomia più elevata.

Il tutto a un prezzo che, per quanto elevato, resta comunque più contenuto rispetto a quello dei modelli di punta: a conti fatti, gli 889 euro richiesti per l’acquisto del telefono nella sua versione da 64 GB rappresentano un risparmio del 25% rispetto ai 1.189 euro del modello Xs.

Per quanto il cartellino sia storicamente un fattore poco determinante per l’utenza Apple (lo dimostra il maggior successo ottenuto in questi anni dai modelli di fascia alta rispetto quelli intermedi) si tratta comunque di un aspetto di cui tenere conto. Soprattutto se si considera il livello prestazionale del telefono, davvero sostenuto grazie all’impiego dello stesso chipset (A12 Bionic) che equipaggia i due telefonini di punta del catalogo di Cupertino.

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