Thohir: le prime parole del nuovo presidente dell'Inter

Tutto come previsto. L'assemblea straordinaria del club nerazzurro ha sancito stamani l'ingresso nell'Inter del magnate di Giacarta. All'ora di pranzo, il primo incontro ufficiale con la stampa. E' iniziata la nuova era di Erick Thohir.

DIRETTA
11,23: sono cominciati soltanto poco fa i lavori dell'assemblea straordinaria, con circa un'ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista alla vigilia. Possibile uno slittamento di qualche minuto della conferenza stampa.

12,12: corre voce che si sia registrato qualche intoppo nella definizione degli adempimenti bancari del gruppo indonesiano. Conferenza stampa che non inizierà prima delle 12,30-12,45.

12,42: Massimo Moratti ha deciso: non sarà più il presidente dell'Inter. Anche se è sempre più probabile che decida di ricoprire la carica di presidente onorario. Confermata invece la carica di vicepresidente per il figlio Angelomario. Per Moratti, che è uscito dopo 18 anni dal cda interista, le prime parole di ringraziamento da parte del nuovo presidente Thohir, riportate da un comunicato ufficiale neroazzurro: "Voglio rivolgere un ringraziamento davvero speciale al mio amico e nuovo partner Massimo Moratti per la fiducia e per il supporto, e voglio anche ringraziare i miei soci Rosan e Handy che conosco da più di vent'anni. Voglio anche ringraziare le nostre famiglie. Ma soprattutto, grazie ai nostri tifosi in tutto il mondo, ovunque li abbia conosciuti, su Twitter o di persona. Oggi è un giorno davvero speciale della mia vita. L'Inter racchiude in sé una splendida storia di passione, una tradizione di vittorie e una forte ambizione al successo. Come ha detto l'indimenticabile Giacinto Facchetti 'Il segreto di ogni trionfo sta nella propria convinzione'. La nostra convinzione sta nella nostra passione, che spianerà la strada all'Inter per raggiungere nuovi e importanti successi. Forza Inter".

13,20: è in corso il cda della nuova Inter. I giornalisti stanno già trovando posto nella sala che ospiterà la conferenza stampa, prevista a brevissimo.

13,30: è iniziata la conferenza stampa. Il primo a parlare è stato Massimo Moratti. Queste le sue parole: "Thohir ha insistito perché io fossi presidente ma mi sembrava giusto che avesse lui questa carica di prestigio".

Prima di rispondere alle domande della stampa, Thohir ha chiesto di fare una premessa.

"Ho tanti grazie da dire. Il primo è a voi per essere qui oggi, poi tanti altri. Ringrazio Dio per avermi permesso di realizzare questo sogno. Poi, un grazie alle famiglia Moratti, per il supporto che ha sempre dimostrato nei miei confronti. Vorrei ringraziare i miei due partner,  Rosan Roeslani and Handy Soetedjo, che da 20 anni lavorano con me. Il nostro impegno è di lavorare sodo per raggiungere il meglio. E ancora, un grazie alle nostre famiglie, che ci hanno sempre sostenuto in questo periodo di avvicinamento all'Inter. Mia moglie si è svegliata di notte con me per spedire i messaggi che ho scambiato a Moratti in questi mesi. Grazie ai tanti tifosi per tutto il loro sostegno e agli advisor per rendere questo sogno possibile. L'obiettivo è rendere l'inter una squadra vincente e bella da vedere, ma pure in salute sotto il profilo finanziario. Il mondo del calcio sta cambiando dal punto di vista economico e non possiamo che seguire le nuove indicazioni. Promettiamo di lavorare duro e di farlo insieme con Massimo Moratti, mister Mzzarri e tutta la squadra. Negli ultimi mesi sono stati gettate le basi per l'Inter del futuro. Contiamo di rendere la nostra squadra più competitiva. Vogliamo che sia ancora più vincente. C'è fiducia nel lavoro che sta portando avanti Mazzarri. E ancora, per chiudere il suo intervento, il primo affondo: "Chi non salta rossonero è".

Iniziano le domande dei giornalisti. La prima è per Moratti.

Moratti: "Quanto è stato difficile fare questo passo? E' un po' di tempo che sto facendo questo passo, quindi mi sono un po' abituato. Non posso negare, e lo si capisce anche dall'emozione che sto provando oggi per una naturale vicinanza che ho sempre sentito nei confronti di tutti in società, che sia stato difficile completare un'operazione di questo genere. Ma dovevo badare al pragmatismo. Sotto il profilo invece dei progetti futuri, per avere lo stesso livello di ambizione, era giusto avere un socio che portasse qualcosa di nuovo. Quello che porta Thohir con i suoi soci è proprio l'entusiasmo di Paesi che sono in crescita e che vedono questa cosa come un gioiello che può essere sinceramente usato molto bene. Anche per portare economicamente qualcosa in più. L'ho inteso come un grande vantaggio. Da un punto di vista umano, le persone sono sempre state all'altezza del loro nuovo e difficile ruolo, perché potevano essere scambiati per usurpatori dai tifosi. Invece, si sono presentate con gentilezza, attenzione e correttezza e questo ci ha permesso di poter pensare meglio a quanto sarebbe potuto avvenire. Io e mio figlio faremo del nostro meglio per essergli utili. Sono convinto che il loro passo, bellissimo, sarà sicuramente di successo".

Thohir: "Quando nasce la mia passione per l'Inter? La Serie A è molto conosciuta in Asia dagli anni Ottanta. E quando io e i miei partner eravamo poco più che adolescenti, la Serie A era uno dei campionati più famosi. La nostra scelta è stata di tifare Inter. E' per questo che oggi ho voluto ringraziare Dio, per aver reso questo sogno possibile. Quando ho discusso con Moratti di questa operazione, uno dei focus dei nostri confronti sono state le persone. In Asia vivono 2,5 miliardi di persone, in Indonesia 250 milioni. Sono tutte persone che possono e devono essere coinvolte nel nostro progetto, affinché la Serie A torni a essere popolare come lo era negli anni Ottanta. Ma si può fare un discorso simile per gli Stati Uniti. Uno dei miei obiettivi da oggi è di aumentare il numero di tifosi neroazzurri. Una delle mie qualità dal punto di vista commerciale è la pazienza. Da parte nostra, vogliamo portare la nostra pazienza, come pure la nostra conoscenza e competenza commerciale e unirla al know-how della famiglia Moratti per rendere l'Inter una società sostenibile".

Moratti: "Vivo la società come un tifoso. Non sarò escluso dalla vita del club. Come ha spiegato Thohir cercheremo di lavorare insieme per una costante costruzione di quello che sarà il futuro dell'Inter. Da un punto di vista emotivo, mi sentirò meno indispensabile del passato. Ma farò di tutto perché quel poco che potrò fare sia utile alla società. Cosa succederà alle partite? Potrò essere più libero nelle mie espressioni nei confronti degli arbitri, ma non penso che cambierò molto".

La conferenza stampa si è conclusa.

@dario_pelizzari

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