Le 8 innovazioni che cambieranno il mondo delle assicurazioni Rc auto

Google, Tesla e molte altre stelle del firmamento tecnologico hanno già fatto le loro carte: tutte o quasi prevedono un futuro nel quale le auto si guideranno da sole, le strade saranno più sicure e gli (ex?) automobilisti avranno più tempo da dedicare allo svago durante gli spostamenti. È solo questione di tempo. Quando tutti i test avranno dimostrato che l’intelligenza artificiale è più affidabile di quella umana, almeno davanti a un volante, non ci sarà più motivo di mettersi fisicamente alla guida.

C’è anche chi è andato oltre, preconizzando oltre la fine del ruolo guidatore in carne ed ossa, anche quella delle assicurazioni. Insomma, si domanda la frangia più visionaria del mondo tecnocratico, se le auto che si guidano da sole saranno tanto sicure da azzerare il rischio di incidenti, che bisogno ci sarà di avere la copertura di una polizza?

Lo scenario, per quanto suggestivo, è a dir poco fantascientifico, se non altro perché non esiste tecnologia che si sia mai dimostrata infallibile. Più probabile, semmai, che il settore delle assicurazioni riveda in modo profondo i suoi meccanismi e perfino il proprio modello di business alla luce di tutto ciò che il mondo hi-tech saprà sfornare.

RC auto: tutte le novità in arrivo

Pictures of Money @Flickr
L’ATTESTATO DI RISCHIO MIGRA ONLINE - Dal 1° luglio 2015 le compagnie assicurative non sono più obbligate a fornire l’attestato di rischio cartaceo. Tutto il conteggio dei dati relativi alla classe bonus malus e ai sinistri causati negli ultimi anni viene ora comunicato dalla compagnia assicurativa all’Ania. In questo modo l’automobilista non è più obbligato ad andare in agenzia per avere l’attestato, puòconsultare in qualsiasi momento i propri dati accedendo a un database centralizzato e, da qui, verificare la propria classe di merito.

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CIRO FUSCO /ANSA
Le polizze auto sono la spesa su cui più italiani hanno cercato di risparmiare

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Euresa
LA CONSTATAZIONE AMICHEVOLE? LA FAREMO DAL TELEFONINO - Per molti automobilisti è un autentico incubo: il CID, ovvero il modulo di constatazione amichevole, è da circa 50 anni l’unico strumento a disposizione degli assicurati per accelerare la pratica di liquidazione del sinistro. L'Euresa, l'associazione delle imprese europee di mutua assicurazione e corporative, ha recentemente deciso di rilasciare un’app per smartphone che promette di snellire tutto il processo di compilazione dei dati. Si chiama e-statement e dovrebbe arrivare nei prossimi mesi anche in Italia (su dispositivi iOS, Android, BlackBerry e Windows Phone). Telefono alla mano si inseriranno i dati preliminari come numero della patente e della polizza assicurativa (recuperati da quelli già presenti nel sistema dal momento della registrazione), si completerà il form con le informazioni relative alla dinamica dell’incidente e si allegheranno le eventuali foto scattate sul luogo dell’incidente. Basterà quindi premere Invia per “spedire” il modulo digitale alla compagnia assicurativa.

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LA SCATOLA NERA - Una volta installata a bordo auto consente di registrare le informazioni sul mezzo e sul comportamento del conducente alla guida. La scatola nera - o black-box - è un dispositivo satellitare proposto dalle compagnie assicurative per avere dati più precisi da valutare in caso di sinistro. L’obiettivo anche in questo caso è ridurre il numero di frodi. Il vantaggio per l’automobilista varia in base alla nazione di appartenenza e alla classe di merito; in genere le compagnie applicano uno sconto del 10% sul premio assicurativo.

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Garmin
LE DASH CAMERA - In alcuni Paesi con evidenti problemi di legalità, come ad esempio la Russia, sono già una realtà: le dash camera, le videocamere che registrano tutto ciò che accade davanti alla macchina, potrebbero diventare nei prossimi anni uno strumento utile alle assicurazioni (e agli assicurati) per dirimere situazioni dubbie in caso di incidenti. Gli apparecchi di ultima generazione sono dotati, oltre che di un sensore video, anche di sensori e sistemi GPS per calcolare i dati di posizione, orario, velocità, forze G e audio. Per questo c’è chi li considera un’evoluzione della scatola nera.

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Joseph Di Palma @Flickr
I SISTEMI AUTOMATICI DI FRENATA - Quello dei sistemi anti-collisione è senza dubbio uno dei fronti più promettenti per ciò che riguarda le tecnologie per la tutela del guidatore. L’obiettivo dei produttori di auto è sviluppare sistemi di frenata automatica o assistita sempre più raffinati capaci di intervenire automaticamente in caso di pericolo. Ciò è reso possibile dalla presenza a bordo auto di sensori, laser scan e videocamere in grado di “vedere” le altre vetture così da controllare automaticamente la distanza di sicurezza e all’occorrenza intervenire elettronicamente sull’impianto frenante. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration statunitense, queste tecnologie hanno il potenziale per ridurre il numero di incidenti e, di conseguenza, i costi delle polizze assicurative.

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LE AUTO CONNESSE - Le auto del futuro si guideranno da sole? Può essere. Di sicuro saranno totalmente connesse. Ciò significa che tutti i dati relativi al comportamento del guidatore - velocità media, tempi di reazione in frenata e persino eventuali parti danneggiate in caso di incidenti, verranno trasmesse automaticamente a database centralizzati. Un esempio molto concreto dell’impatto che questi sistemi potrebbero avere in ambito assicurativo ci arriva dalla compagnia assicurativa americana State Farm, che ha sviluppato un programma in collaborazione con Ford per praticare sconti ai clienti sulla base del chilometraggio percorso.

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State Farm @Flickr

Dalla carta al byte
Qualcosa in questo senso si sta già vedendo, anche in Italia. Lo dimostrano, ad esempio, le novità introdotte con il Decreto Cresci Italia che porteranno nelle prossime settimane all’eliminazione dell’attestato di rischio cartaceo e del contrassegno.

"Con la digitalizzazione del mercato vanno a cadere tutte le remore verso le assicurazioni online", spiega a Panorama.itBruno Scarrà, Business Director di Ben Assicura, che puntualizza: "Il byte prenderà il posto della carta e il vantaggio sarà anche economico poiché aiuterà a combattere le frodi. In Italia ci sono 3-4 milioni di macchine che girano senza assicurazione, il che comporta dei costi, sia per quanto riguarda gli accertamenti sia per la necessità di alimentare il fondo vittime per la strada. Questo capitolo di spesa, che fino a ieri finiva inevitabilmente per ricadere sulle tariffe finali per il consumatore, è destinato a sparire".

Un cambiamento epocale
Brand di Direct Line attivo da settembre 2014, Ben Assicura, è una delle realtà del panorama assicurativo italiano più votata all’uso del Web e delle nuove tecnologie. Non a caso la società si basa un modello di business 100% online e ha scelto una campagna di affissioni basata su QR Code per promuovere la sua offerta.

Sulle motivazioni che spingono sempre più compagnie RC auto a imboccare il sentiero dell'innovazione digitale Scarrà non ha dubbi: "L’RC auto è ormai una commodity, la differenza la faranno sempre di più la relazione e l’innovazione che riesce a migliorare o a semplificare l’esperienza".

Per qualcuno è un passaggio di portata pari a quello che sta portando Uber a rivoluzionare il sistema degli spostamenti a pagamento. "È un cambiamento epocale", conferma il responsabile, "la digitalizzazione sta coinvolgendo tutte le società che lavorano sulla mobilità, non solo Uber; ogni giorno assistiamo a fenomeni di business disruption. Se spostiamo l’orizzonte temporale a 5-10 anni vediamo la macchina che guida da sola, il mondo sta cambiando e anche le assicurazioni dovranno adeguarsi, cambiando innanzitutto cultura, intesa come modo di porsi con il consumatore".

Verso un sistema più meritocratico?
Se la smaterializzazione dei documenti sarà il primo e più immediato cambiamento che gli automobilisti incontreranno sulla loro strada, quello più profondo e radicale arriverà dall’innesto delle nuove tecnologie a bordo auto. Black box, telecamere, nuove tecnologie anti collisione, sistemi connessi per la rilevazione dei dati in tempo reale: l’impressione è che ancora prima di pensare a una polizza per l’auto che si guida da sola, il settore assicurativo dovrà ripensare se stesso sulla base di tutte le piccole e grandi innovazioni che da qui ai prossimi anni cambieranno i criteri di sicurezza e le regole di profilazione degli utenti.

L’obiettivo a lungo termine, pare chiaro, è superare il principio della classe bonus malus, trovando sistemi più appropriati (e meritocratici) per valutare le performance dei guidatori. "Ogni compagnia dovrà strutturarsi non solo sui dati di tariffa ma anche sui modelli di integrazione dei big data", spiega Scarrà. "La digitalizzazione dei processi ci permetterà di avere molti dati in più e in tempo reale. Per le compagnie questo significa attrezzarsi per poter integrare i big data con gli old data".

Alle autorità il compito di stabilire nuove regole (anche per la pricavy)
Qualsiasi rivoluzione, o evoluzione, non potrà in ogni caso prescindere dal contributo che le autorità sapranno fornire per accelerare il cambiamento. "In Italia c’è ancora un’incertezza normativa sul valore della scatola nera a livello probatorio e poi vanno naturalmente considerate le tematiche della privacy", ci tiene a sottolineare il nostro interlocutore, sottolineando il ruolo fondamentale che avranno Google, Amazon, Facebook e tutti gli altri “padroni” dell’informazione digitale del Pianeta. "Sono società che stanno investendo in modo massiccio sull’intelligenza artificiale, sulla capacità di acquisire informazioni sui comportamenti dei consumatori e che godono della loro fiducia. Le compagnie assicurative del futuro dovranno guardarsi anche dalla concorrenza di questi colossi, investendo in innovazione e sperimentazione".

Ovviamente, una fetta del budget dovrà necessarimente finire nella gestione delle relazioni con i clienti, mai come oggi attenti al concetto di "servizio". "Più passa il tempo e più le assicurazioni saranno obbligate a migliorare la customer relationship cercando dei touch point intermedi, creandoli all’occorrenza con iniziative mirate - quali concorsi, merchandising, promozioni legate al nucleo familiare e augli interessi - cercando in poche parole di coinvolgere il proprio cliente a 360 gradi. Anche questa attività ritengo possa esser condotta in modo intelligente e senza sprechi attraverso la digitalizzazione".

Il modello di compagnia che bussa alla porta del cliente solo al momento della stipula, del rinnovo e dell’eventuale sinistro, sembra insomma destinato al viale del tramontoNell'era di Internet, degli smartphone e delle auto connesse, l'automobilista sembra voler (e poter) pretendere di più di un tagliando a pagamento da appendere al parabrezza.

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