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Un inglese e un francese tra i boia di Isis

Un inglese e un francese tra i boia dell'Isis. Sarebbero stati riconosciuti, infatti, dai rispettivi parenti, tra le fila degli jihadisti dell'Isis che si vedono nel video della decapitazione di massa dello scorso fine settimana in cui sono stati uccisi a sangue 
freddo 17 soldati ostaggi dello Stato islamico. Ma chi sono?

Il primo sarebbe uno studente britannico di medicina. Secondo il Daily
 Mail, si chiama Nasser Muthana, 20 anni, e lo avrebbe 
riconosciuto il padre. 
Nel video dell'esecuzione di gruppo, Nasser, originario di Cardiff, appare di fianco al Jihadista John, il miliziano dall'accento inglese ritenuto 
l'esecutore delle decapitazioni di cinque ostaggi occidentali, 
l'ultimo dei quali è stato l'americano Peter Kassig.

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''Non sono del tutto certo ma assomiglia proprio a lui - ha
 detto Ahmed, il padre di Nasser Muthana - Deve temere Allah per
 aver ucciso persone. Non lo perdonerò, deve essere malato di mente".

Il francese

Il boia francese sarebbe invece Maxime 
Hauchard, 22 anni, nato in Normandia e convertito all'Islam 
prima di partire, nell'agosto 2013, verso la Siria. Prima di
 questa esperienza, Hauchard avrebbe soggiornato in Mauritania
 nel 2012. La notizia è arrivata dal ministro dell'interno Bernard Cazeneuve. "Al di là della condanna di questi innominabili crimini - ha
 detto Cazeneuve - lancio un appello solenne e con la massima 
gravità a tutti i nostri compatrioti e soprattutto ai giovani, 
che sono l'obiettivo privilegiato della propaganda terroristica, 
affinche' aprano gli occhi sulla terribile realtà delle azioni di 
Daesch e dei gruppi affiliati, che schiavizzano, martirizzano e
 uccidono"

La giornalista che lo scorso giugno, lo ha intervistato su Bfm Tv via Skype ha raccontato che quando ebbe la conversazione, il giovane si trovava nella città di Raqqa e che "voleva morire da martire". Il giovane è seguito dall'intelligence francese, ha assicurato un esperto di terrorismo, Jean-Charles Brisard. Secondo BFM TV, Maxime prima si è recato in Mauritania per lavorare in una scuola, poi si
è spostato in Mali (dove si è sviluppata l'operazione francese per far fronte ai jihadisti che occupavano una parte del Paese). Di ritorno in Francia, e di fronte al crescere del fenomeno dell'Isis, è ripartito alla volta della Siria, passando per la Turchia, e ha partecipato anche alla conquista di Mosul.

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Ma quanti sono gli stranieri europei arruolati nelle fila degli jihadisti? L'articolo che segue fa il quadro e dà una prospettiva chiara sulla situazione.

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