Ilva di Taranto: le voci della gente

Rita Fenini

Scritte sui muri a Taranto contro l'lva e il proprietario Riva (Crdits: LaPresse/ Matteo Corner)


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La polvere rossa della diossina, negli anni, si è depositata ovunque (Credits: LaPresse/ Matteo Corner)


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Presagio funesto.... (Credits: LaPresse/ Matteo Corner)


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Anche i panni stesi si ritrovano pieni di polvere di diossina (Credits: LaPresse/ Matteo Corner)


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Scritte sui muri a Taranto (Credits: LaPresse/ Matteo Corner)


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Veduta delle Case Bianche, zona popolare e degradata non lontano dagli stabilimenti dell'ILVA di Taranto (Credits: Matteo Corner/ LaPresse)


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Anche i bambini in piazza contro l'inquinamento a Taranto (Credits: LaPrese/ Matteo Corner)


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Taranto dice "basta" all'inquinamento portato dal'ILVA (Credits: LaPresse/ Matteo Corner)


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Taranto in piazza per raccogliere le firme e chiedere la creazione delle mappe epidemiologiche. Aprile 2011  (Credits: Matteo Corner)


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Donne in piazza per salvare Taranto. Aprile 2011 (Credits: LaPresse/ Matteo Corner)


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Polveri rosse che ricoprono i muri delle case, aria avvelenata, zone ad altissimo tasso di inquinamento. In ogni famiglia del rione Tamburi - il più vicino all' ILVA - c'è almeno un malato di carcinoma. Taranto è una città in pericolo. In pericolo per l'inquinamento, in pericolo per la disoccupazione. Le voci di chi vive nella città in crisi

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