Il noto tormento di viaggiare da soli

È l’agosto 1927 e Walter Benjamin è in viaggio nella Loira. Ha un appuntamento con L., una parigina conosciuta nella cattedrale di Chartres un mese prima. Ha deciso il viaggio quasi d’istinto, felice di portarla in un luogo che non ha mai visto, per sperimentare insieme una forma di intima sorpresa.

Ma alla stazione apprende che L. non è venuta. Invece di andare a Parigi o tornarsene a Berlino, Benjamin, per amor proprio e per logica, si impone di non pensare di essere stato ingannato, e di liberarsi presto di ogni dubbio per godere della città da solo.

Tuttavia, «il noto tormento della solitudine», che lo prende di solito in viaggio, stavolta è acuito dall’assenza inspiegabile e crudele.

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