Fabio Pipinato, il candidato in cammino

Cammina ogni giorno per 25 chilometri. Domenica 27 ottobre quando si andrà alle urne in Trentino per eleggere il consiglio provinciale, ne avrà percorsi 650. Questa lunga marcia tra borghi e valli della provincia autonoma  è il modo in cui Fabio Pipinato , 50 anni, candidato dell’Unione del Trentino, ha deciso di fare campagna elettorale.

La tabella di marcia è serrata: “mi sveglio ogni mattina alle 6, alle 7 sono davanti al municipio e incontro le prime persone della giornata, di solito non molti” racconta, «si va al bar per un caffè, si leggono insieme i giornali, si parla di questioni locali, ma in questi giorni molto anche di politica nazionale». Poi comincia il cammino quotidiano, con uno zaino su cui è legata una bandiera con nome e sito internet.  “Mi fermo nei municipi, parlo con i sindaci, vado ai giardini o al caffè centrale». Lo precedono dei volontari che annunciano il suo arrivo “ma ormai basta il passaparola”.

Lo segue un camper dove si fa la doccia, scrive il diario elettorale e dorme ogni notte “ma sempre più spesso capita di trovare ospitalità nelle famiglie o in un hotel dove gli albergatori, dopo averti rovesciato addosso tutto il disprezzo per la politica, ti offrono una stanza gratis”.

Il lavoro per i figli che non c’è, la pensione che non permette arrivare a fine mese sono i temi sui quali Pipinato raccoglie più sfoghi, “ma c’è anche chi mi chiede di uscire dall’euro”. Oppure ha esigenze più pratiche: “ A Vigo Rendena una signora stava lavando i panni nella fontana del paese, quando mi sono avvicinato e le ho chiesto se potevo fare qualcosa,  lei mi ha risposto: 'certo faccia mettere l’acqua calda!'” ricorda Pipinato “Più avanti mi sono fermato per parlare con un’altra donna e le ho detto 'se posso esserle  utile un domani'…lei prontamente ha risposto 'no, no adesso, c’è quella legna da tagliare' e per un’ora e mezza ho spaccato legna. Speriamo almeno che voti per me”.

L’idea di mettersi in cammino per conoscere e farsi conoscere è nata un giorno d’estate a Nazareth. “Il custode del convento di clausura, dove per tre anni ha soggiornato il sacerdote pellegrino francese Charles de Foucauld, mi ha spiegato che l’unico loro modo per diventare mediatori di pace credibili tra cristiani, ebrei, musulmani è  di andare a piedi. Chi cammina è vulnerabile, indifeso, ha tempo per fermarsi e ascoltare”.

Pipinato è presidente dell’Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli (Ipsia) del trentino, ha un passato nella cooperazione, era in Ruanda durante il genocidio, ed è fondatore e primo direttore del portale Unimondo . Per finanziare  la sua campagna elettorale ha deciso di indire una lotteria. Un biglietto con sopra la sua faccia costa un euro, l’estrazione sarà la sera delle elezioni (così nessuno è tentato da buttarlo nel cestino). A venderli sono 10 persone che hanno perso il lavoro “Contiamo di raccogliere 20 mila euro, la metà servirà a pagare loro, un quarto dei soldi i premi (bicicletta, prodotti del commercio equo, e a km zero), i restanti per l’organizzazione. Sono fiducioso, con grande fair play anche esponenti del Movimento cinque stelle e di Forza Italia hanno comprato biglietti”.

YOU MAY ALSO LIKE