I tre dischi jazz della settimana: Spalding, Falzone e Lanzoni

Ufficio stampa Maurizio Quattrini
Giovanni Falzone
Ufficio stampa Gianpietro Giachery
Alessandro Lanzoni

Esperanza Spalding - Emily’s D+Evolution

Dove sta andando il jazz nel 2016? Una domanda da un milione di euro, a cui non siamo in grado di rispondere. E’ indubbio, però, osservando i successi di Kamasi Washington, Flying Lotus e Robert Glasper, che il jazz si stia sempre più contaminandosi con il r&b, l’hip hop e l’elettronica, uscendo dalla sua gabbia dorata in cui i puristi(sia sopra che sotto il palco) l’hanno troppo spesso costretto. Per questo plaudiamo alla svolta stilistica di Emily’s D+Evolution di Esperanza Spalding, cantante e contrabbassista di comprovato talento che, dopo aver conquistato 4 Grammy Awards con uno stile raffinato e “classico”, si è reiventata cantante r&b e soul, pur senza abbandonare l’amato contrabbasso. La psichedelica e incalzante Good Lava, con echi di Prince e di Sly Stone, è emblematica delle intenzioni artistiche del progetto Emily’s D+Evolution(Concord Records), che sarà presentato dal vivo quest’estate il 12 luglio alla Villa Manin di Codroipo (UD), il 13 luglio a Piazza Napoleone di Lucca in double –bill conVinicio Capossela e  il  14 luglio all’Arena Derthona di Tortona (AL). Futuristico

Giovanni Falzone Contemporary Orchestra - Led Zeppelin Suite

Sono passati 36 anni dalla tragica morte di John “Bonzo” Bonham, che ha provocato lo scioglimento dei Led Zeppelin, il più importante e influente gruppo hard rock di sempre. Il mito del Dirigibile non è mai tramontato, ma anzi è cresciuto ad ogni nuova ristampa da parte del chitarrista-manager Jimmy Page. Rendere omaggio ai  primi quattro iconici album degli Zep è un’operazione rischiosa per un jazzista, ma che a Giovanni Falzone, trombettista con una lunga esperienza nella classica,  è perfettamente riuscita nel disco Led Zeppelin Suite(Musicamorfosi, distribuzione Egea), presentato dal vivo al Torino Jazz Festival. L’album non è una semplice rivisitazione delle musiche dei Led Zeppelin: Falzone, ottimamente supportato dalla sua Contemporary Orchesta, rielabora e miscela i celebri riff di Jimmy Page con nuove soluzioni melodiche e ritmiche, portando i brani dei Dirigibile in luoghi inesplorati.  L’inserimento in organico di flauto e fagotto, oltre agli strumenti più convenzionali del jazz-rock, sono funzionali all’idea di mescolare sonorità antiche e moderne, come è evidente in Stairway to Heaven e Whole lotta love. Sorprendente

Alessandro Lanzoni -  Diversions

Il jazz italiano può vantare pianisti di caratura internazionale come Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea e Dado Moroni, solo per citarne alcuni. Alle loro spalle sta crescendo una nuova leva di pianisti giovani, ma di assoluto valore, come Enrico Zanisi e Alessandro Lanzoni. Quest’ultimo, vincitore del  Top Jazz 2013 come miglior nuovo talento dell’anno e già vincitore dei Premi “Massimo Urbani” e “Luca Flores”, ha da poco pubblicato un intenso album di piano solo, Diversions, pubblicato dalla Cam Jazz. Registrato ai Bauer Studios di Ludwigsburg, il disco sintetizza la capacità del musicista di creare, attraverso l’improvvisazione, panorami sonori sempre diversi, grazie a una sorprendente padronanza dei linguaggi musicali più disparati(da  Schumann a Rachmaninov fino a Keith Jarrett e a Bill Evans) e alla sua sensibilità timbrica. Un disco contemporaneo e avventuroso che non rinnega la tradizione, ma che gli conferisce una nuova veste sonora, grazie a una tavolozza ricca di colori, suggerita anche dalla suggestiva copertina dell'album. Intenso

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