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"I terroristi sui barconi? Una speculazione politica"

Che Abdelmajid Touil, il marocchino di 22 anni arrestato a Gaggiano, nel milanese, dalla Digos e dal Ros sia veramente implicato nella strage al museo del Bardo di Tunisi del 18 marzo scorso è ancora tutto da dimostrare. Anzi. Nonostante la sicurezza mostrata dal ministro dell'Interno Angelino Alfano nel dichiarare il suo arresto un "successo investigativo" non mancano le perplessità al riguardo.

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Puntuale è l'analisi di Giulio Vasaturo, criminologo ed esperto di terrorismo interno dell'Università La Sapienza di Roma: "Ritengo estremamente improbabile che appartenenti ai gruppi militarizzati del fondamentalismo islamico in Medioriente possano giungere in Italia a bordo dei barconi. Questo, naturalmente, non vuol dire che non vi siano rischi concreti per il nostro Paese".

"Sulle carrette del mare - spiega ancora l'esperto -   possono trovare posto, fra una stragrande moltitudine di poveri disperati che cercano solo di migliorare le proprie condizioni di vita, anche potenziali assassini, pusher, stupratori, rapinatori e potenziali terroristi fai da te, ma è difficile trovarvi miliziani inviati direttamente dallo Stato islamico o da qualche altra centrale del terrore: questa è una impropria semplificazione giornalistica sulla quale molti tendono a speculare politicamente".

ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
Un immigrato arrivato via mare a Catania- 23 aprile 2015
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015
Migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale dell'equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza dopo essere stati tratti in salvo al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Centinaia di migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Centinaia di migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante le fasi di salvataggio di centinaia di migranti a bordo di un gommone al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Centinaia di migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante le fasi di salvataggio di centinaia di migranti a bordo di un gommone al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
La nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale dell' equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza dopo essere stati tratti in salvo al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante le operazioni di trasbordo di centinaia di migranti al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
La nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Centinaia di migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Centinaia di migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Migranti a bordo di un gommone durante le fasi del loro salvataggio ad opera del personale dell'equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza al largo delle coste libiche, 22 aprile 2015.
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza dopo essere stati tratti in salvo al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza dopo essere stati tratti in salvo al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante il pattugliamento del mare al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Migranti a bordo della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza dopo essere stati tratti in salvo al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante le operazioni di trasbordo di centinaia di migranti al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante le fasi di salvataggio di centinaia di migranti a bordo di un gommone al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Personale di equipaggio della nave P.03 "Denaro" della guardia di finanza durante le operazioni di trasbordo di centinaia di migranti al largo delle coste libiche, Mar Mediterraneo 22 aprile 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Il ragionamento di Giulio Vasaturo è semplice: "L'Isis non è un'organizzazione centralizzata che gestisce i flussi degli jihadisti sulle rotte del Mediterraneo ma è una realtà localizzata nella regione di confine fra l'Iraq e la Siria. Gli attentatori che hanno insanguinato l'Europa sono principalmente terroristi fai-da-te che subiscono un processo di radicalizzazione spesso nelle periferie delle nostre città o attraverso i tradizionali canali delle moschee, del carcere e di Internet, semplicemente recependo da qui le tesi di Al Baghdadi".

Ma questo non autorizza nessuno a compiere facili equazioni: «I terroristi sono una minoranza di fanatici che si organizzano autonomamente nelle nostre città per colpire obiettivi sensibili e simboli della cultura occidentale, senza rispondere direttamente agli ordini di qualche centrale operativa internazionale. È una minaccia reale ma va valutata senza enfasi e con equilibrio: equiparare clandestino e terrorista è un grave errore». 

Sulla questione dell'arresto a Gaggiano, in provincia di Milano, di Abdel Majid Touil, il marocchino 22enne che avrebbe preso parte all'attentato al Museo del Bardo a Tunisi che costò la vita a 24 persone, e che è arrivato in Italia a bordo di un barcone, Vasaturo sceglie invece la linea della massima cautela: "In questo momento, non ci sono abbastanza elementi per dare un giudizio su questa inchiesta. Il tutto è partito da una segnalazione dell'intelligence tunisina che dovrà essere valutata nel prosieguo delle indagini".

Arrivato in Italia su un barcone il terrorista del Museo Bardo

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