I crimini di guerra a Gaza sono bipartisan

Gaza: la guerra in foto

Heidi Levine/The National/Sipa Press
20 luglio 2014. Uomini palestinesi corrono tra le macerie del quartiere di Shejaia, a Gaza, facendo sventolare una bandiera bianca.

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Le lacrime di una donna palestinesea. Gaza, 18 novembre 2012 (Credits: EPA/Ali Ali)


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Ospedale di Al-Shifa a Gaza, 22 luglio 2014. Rawya abu Jom'a, 17 anni, ferita durante gli attacchi dell'aviazione militare israeliana che hanno colpito anche la casa della sua famiglia. Sul suo volto si vedono i segni lasciati dalle schegge delle granate, che hanno perforato anche le sue gambe e rotto le ossa della sua mano destra. Nel bombardamento sono morti tre dei suoi cugini e sua sorella.

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16 luglio 2014. Donne in lacrime durante i funerali dei 5 ragazzi uccisi da un bombardamento navale israeliano presso il porto di Gaza.

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26 luglio 2014. Heidi Levine piange con il suo assistente palestinese, stretto in un abbraccio: ha appena scoperto che la casa della sua famiglia a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, è stata distrutta da un attacco israeliano.

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Oxfam
La casa di Suleiman, nella periferia di Gaza completamente distrutta dai bombardamenti sulla Striscia. Con sua moglie e i nove figli è rimasto senza un tetto. Ha così costruito una piccola stanza con una cucinae un bagno con i resti dell'esplosione

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Donne jhadiste a Gaza

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20 luglio 2014. A Nahariya, in Israele, soldatesse in lacrime sulla tomba del sergente Adar Barsano, durante il suo funerale. Barsnao è stato ucciso insieme a un altro soldato dell'IDF da militanti di Hamas infiltratisi oltrefrontiera attraverso un tunnel, nel dodicesimo giorno dell'operazione israeliana "Protective Edge" contro Hamas a Gaza.

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Un soldato rifornisce di munizioni i carri armati Merkava di stanza lungo il confine tra Israele e la Striscia di Gaza

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31 luglio 2014. La sede di Al Aqsa TV, il canale televisivo ufficiale di Hamas, distrutta dagli attacchi aerei israeliani in Al Sheikh Redwan, nel centro di Gaza.  "I jet da combattimento dell'aviazione israeliana hanno colpito l'edificio in cui i nostri uffici hanno sede nel centro della città di Gaza" ha dichiarati al-Aqsa Tv, il cui canale continua tuttavia a trasmettere come di consueto. Il bilancio aggiornato dei palestinesi colpiti dal fuoco israeliano a Gaza è di 1400 morti e 8100 feriti. Lo afferma la agenzia di stampa palestinese al-Ray, vicina a Hamas. 56 le vittime di parte israeliana. 


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Gaza. Soldati israeliani si ritirano a piedi dalla Striscia, dopo l'annuncio del governo israeliano che è iniziata la tregua di 72 ore

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Un bambino ferito in un ospedale di Gaza

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L'artiglieri di Tel Aviv in azione nella striscia di Gaza

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21 luglio 2013. Due commilitoni piangono sulla tomba del maggiore Tsafrir Bar-Or, durante il suo funerale a Holon, in Israele. Il soldato è stato ucciso durante l'operazione di terra dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Sono 25 gli israeliani morti nel corso dell'operazione, mentre nello stesso lasso di tempo, secondo il ministro della Sanità di Gaza, sono stati uccisi più di 508 palestinesi, tra cui molti civili e bambini.


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21 luglio 2013. Il fumo di edifici in fiamme sale dal quartiere di Al Shejaeiya, nella parte orientale di Gaza, bombardati dai carri armati israeliani. Decine di migliaia di palestinesi che vivono in prossimità dell'area hanno lasciato nei giorni scorsi le loro case per cercare riparo dall'annunciata invasione israeliana di terra nel sud di Gaza, dove i soldati di fanteria sono entrati tre giorni fa con la missione dichiarata di interrompere il lancio di razzi verso Israele e distruggere i tunnel sotterranei. Sono già 508 i morti palestinesi dall'inizio dell'offensiva "Protective Edge", giunta al 14° giorno. 25 gli israeliani periti nell'operazione.


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18 luglio 2014. Una famiglia palestinese lascia Gaza con un carretto, diretta verso il campo rifiugiati dell'UNRWA a Khan Younis, nella Striscia di Gaza.


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18 luglio 2014. Il fumo di un missile lanciato sul centro di Gaza da un elicottero Apache dell'esercito israeliano nel corso dell'incursione via terra.  


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18 luglio 2014. Uomini palestinesi osservano un edificio per uffici, sede di diversi media, distrutto da un attacco aereo israeliano a Gaza. Almeno un giornalista è rimasto ferito. 


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14 luglio 2014. A Nitzan, vicino ad Ashkelon, in Israele, un gruppo di civili rifugiati in un tunnel mentre continuano a suonare le sirene d'allarme cha annunciano l'arrivo di razzi dalla Striscia di Gaza. Oggi le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato di possedere droni, capaci di sorprendere le difesa israeliane, precisando che alcuni di questi velivoli hanno oggi compiuto la loro prima missione, raggiungendo il ministero israeliano della Difesa a Tel Aviv. 


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14 luglio 2014. Donne palestinesi in lacrime durante il funerale della famiglia Abu Muamar a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Tre componenti della famiglia sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano, che ha colpito oggi altri 40 obiettivi nella Striscia di Gaza. Militanti palestinesi hanno lanciati almeno 20 razzi oltre il confine israeliano. È salito a 177 il numero dei palestinesi uccisi in sette giorni di raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), che ha stimato le vittime civili in tre quarti del totale e i bambini uccisi in un quarto del totale. I feriti sono 1.280. 


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18 luglio 2014. Soldati di fanteria israeliani in avvicinamento al confine con la Striscia di Gaza. 


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Lo straziante pianto di un bambino. Gaza, 30 luglio 2014


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La disperazione di un uomo che ha perso i propri cari. Gaza, 30 luglio 2014


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Piccoli feriti. Gaza, 30 luglio 2014


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Le lacrime di un giovane palestinese ferito nel crollo della scuola. Gaza, 30 luglio 2014


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Gaza. Un ragazzo palestinese coperto dalla bandiera nazionale guarda una casa distrutta dai bombardamenti israeliani

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La rabbia e la disperazione di una donna. Gaza, 30 luglio 2014


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Un presunto militante travestito da donna lascia il quartiere Shuja'iyya nella zona est di Gaza City, 20 luglio 2014


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Un padre e il suo bambino se ne vanno dal loro villaggio sulla striscia di Gaza - 13 luglio 2014


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Militari israeliani verificano i danni dopo un attacco missilistico sparato dalla striscia di Gaza nella città meridionale israeliana di Beer Sheva, 10 luglio 2014


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Vittime palestinesi. Gaza City, 8 luglio 2014


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Drone israeliano. Gaza City, 8 luglio 2014


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Il fumo dei raid israeliani su Gaza
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Folla esultante e bandiere al vento. Gaza City, 22 novembre 2012 (Credits:  EPA/ Ali Ali)


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Bambini accanto al corpo di una ragazzina palestinese. Striscia di Gaza, 18 novembre 2012 (Credits: EPA / Mohammed Saber)


L'ultimo rapporto elaborato da una commissione incaricata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di indagare sulle violazione del diritto internazionale a tutela delle vittime civili del conflitto scoppiato a Gaza nell'estate del 2014 parla chiaro: sia i gruppi armati palestinesi che l'esercito israeliano hanno commesso atti che potrebbero essere definiti veri e propri crimini di guerra contro la popolazione.

DIVERSE VERSIONI
Le fazioni palestinesi, specie la Jihad islamica e Hamas, perché il lancio di mortai e razzi verso le città oltre il confine è «intrinsecamente indiscriminato» e l'uccisione o l'incarcerazione dei presunti «collaborazionisti» avviene al di fuori di qualsiasi elementare garanzia per gli imputati. L'esercito e il governo israeliano, perché il blocco economico e le ferre restrizioni contro la libertà di movimento dei palestinesi hanno prodotto una sistematica «violazione dei diritti umani» nella Striscia di Gaza, dove il bilancio della controffensiva israeliana (2250 morti tra i palestinesi e 18 mila case distrutte dai raid) è stato, ha denunciato il rapporto, «senza precedenti» e «sistematico».

Il dizionario del conflitto israelo-palestinese

LE CONTESTAZIONI
È interessante notare come hanno reagito i leader di Hamas da un lato e gli uomini di Benjamin Netanyahu dall'altro. Gli integralisti che governano la Striscia dal 2006 hanno accolto il rapporto come una condanna tout court di Israele, sorvolando invece sulle critiche che il rapporto stesso muove contro di loro. I governanti israeliani, dal canto loro, hanno prima contestato la legittimità della composizione della giuria che ha scritto il rapporto, avendo svolto in passato il presidente di questa commissione, il canadese William Schabas, un incarico di consulenza per l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina.

Poi, dopo le sue dimissioni avvenute nel febbraio 2015 e la contestuale nomina dell'ex giudice della Suprema Corte di Ny McGowan Davis,  hanno accusato i membri della commissione di essere stati mossi da un pregiudizio anti-israeliano, pubblicando per risposta un contro-report che assolve completamente israele dalle accuse che gli sono state mosse. Non è un caso che i media filogovernativi israeliani abbiano continuato in questi mesi, anche dopo le dimissioni di William Schabas, a definirla con disprezzo la «commissione Schabas», quasi a togliergli qualsiasi legittimità giuridica. 

A prescindere dalle schermaglie politiche, in verità assolutamente prevedibili, il lavoro di questa commissione ha una sua importanza perché potrebbe costituire, in futuro, la base cui lavoreranno i giudici della Corte penale internazionale per cercare di portare qualche generale o comandante alla sbarra.

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