La notizia è di quelle che fanno rumore: Huawei starebbe lavorando sotto traccia per sviluppare un’alternativa ad Android, un sistema operativo tutto suo da utilizzare per la propria gamma di dispositivi mobili (perlopiù smartphone e tablet).
L’idea della casa cinese, stando a quanto rivelato dalla fonte, sarebbe quella di smarcarsi da un partner che – per quanto affidabile e ormai riconosciuto a livello mondiale - impone comunque dei vincoli. In questo senso, l’uscita di un sistema operativo a marchio Huawei andrebbe preso sì come un tentativo di allontanarsi da Google ma anche di avvicinarsi ad Apple, e al suo modello di business.
Proprio in quest’ottica va letta la recente decisione della società di assumere Abigail Brody, ex direttrice creativa di Apple, ora a capo della divisione che disegna le interfacce utente di Shenzen.
I 10 migliori smarphone... per chi non vuole il solito smartphone
LO SMARTPHONE ETICO - Il nome - Fairphone - rivela già le intenzioni dei suoi creatori: realizzare un cellulare secondo un processo produttivo "responsabile", che significa in parole povere nessuno sfruttamento da parte dei lavoratori che hanno partecipato al progetto. L’ultima versione del telefono (Fairphone 2) costa circa 600 euro e impiega una folta schiera di componenti riutilizzabili o facilmente riciclabili. ▲
I 10 migliori smarphone... per chi non vuole il solito smartphone
LO SMARTPHONE RICURVO - Se touch screen dev’essere, almeno che sia originale. Di certo con un Lg G Flex 2 in mano non correrete il rischio di passare inosservati. In molti vi chiederanno se il telefono si è piegato nel taschino dei jeans o se invece è così dalla nascita. Ovviamente si tratta di una scelta voluta: Lg sostiene che la forma ricurva, oltre ad assicurare un design inconfondibile, migliori l’ergonomia, in quanto avvicina ricevitore e microfono a orecchie e bocca. Un po’ come la vecchia cornetta telefonica. ▲
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LO SMARTPHONE CON DUE SCHERMI - Un vero telefonino double-face : da un lato c’è un normalissimo schermo LCD, dall’altro un display e-ink per la lettura degli e-book ma anche per la consultazione delle notifiche (email, sms, account social, informazioni di borsa, meteo, musica, news, agenda, contapassi). Lo YotaPhone - giunto alla sua seconda edizione - non è solo una trovata di marketing ma un modo per avere un e-reader dentro il telefono, nonché un escamotage per allungare la vita del telefono: lo schermo con inchiostro elettronico può infatti rimanere accesso per più di 100 ore in modalità lettura e più di 24 ore in navigazione 4G. ▲
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LO SMARTPHONE CON LA BATTERIA "INFINITA" - In attesa che la scienza inventi la batteria che dura di più, c’è solo un modo per evitare di rimanere senza tacche: acquistare un modello equipaggiato con una batteria davvero capiente. Ad esempio il K10000, ultimo smartphone della cinese Oukitel che grazie alla sua batteria da 10.000 mAh promette fino a 15 giorni di autonomia. Costsa poco più di 200 euro. ▲
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LO SMARTPHONE INDISTRUTTIBILE - È il sogno di tutti gli utenti maldestri: un cellulare infrangibile da portarsi appresso senza troppe preoccupazioni. Utopia? Tutt’altro. Guardare per credere il nuovo Moto X Force, il nuovo smartphone di Motorola con uno schermo a 5 strati in grado di assorbire praticamente qualsiasi impatto accidentale, anche la fatidica caduta di “faccia”. Il prezzo ( 749,99 euro) include un’assicurazione di quattro anni dalla data di acquisto per la riparazione del display e della lente incorporata. ▲
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LO SMARTPHONE CON LA FOTOCAMERA RIBALTABILE - Ecco una bella trovata per i virtuosi del selfie: si chiama ShotX, è prodotto da Huawei, ed è in buona sostanza uno smartphone dotato di obiettivo ribaltabile. Tutto ruota - è il caso di dirlo - intorno a un modulo fotografico da 13 megapiuxl in grado di girare di 180 gradi così da essere utilizzabile sia per gli scatti normali che per quelli frontali. Costa 399 euro. ▲
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LO SMARTPHONE INVIOLABILE - Avete paura che qualcuno ascolti le vostre telefonate o legga i vostri messaggi? Niente paura, SilentCircle ha pensato a un telefono a prova di NSA: si chiama BlackPhone e si basa su na versione modificata di Android e garantisce la sicurezza delle comunicazioni e il rispetto della privacy. Nel prezzo (poco meno di 1000 euro) è compreso un anno di abbonamento a Silent Phone, il servizio che permette di criptare in modo pressoché inviolabile chiamate e sms. ▲
I 10 migliori smarphone... per chi non vuole il solito smartphone
LO SMARTPHONE A CONCHIGLIA - Qualche anno fa un modello come questo LG Wine Smart non avrebbe fatto notizia. Oggi, invece, nell’era degli iPhone e degli smartphone full touch, l’idea di una “conchiglia” è qualcosa di straordinario (nel senso letterale del termine, ovvero fuori dall’ordinario). Insomma, passano gli anni ma il “flip” - ovvero il meccanismo che consente alle due metà del dispositivo (una con lo schermo, l’altra con la tastiera fisica) di richiudersi su se stesse - resta sempre una bella invenzione. ▲
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LO SMARTPHONE CON IL PROIETTORE INCORPORATO - Quello che da fuori sembra un normalissimo telefono Samsung nasconde in realtà una sorpresa: un piccolo proiettore in grado di “sparare” i contenuti dello schermo su una parete bianca. Proiettore a parte, le specifiche tecniche di questo Il Galaxy Beam 2 appaiono tutt’altro che irresistibili: processsore quad core da 1.2 Ghz, 1 giga di RAM e fotocamera da 5 megapixel. ▲
I 10 migliori smarphone... per chi non vuole il solito smartphone
LO SMARTPHONE CON LA FOTOCAMERA DI LUSSO - Se le foto fatte con gli smartphone non vi soddisfano (ma non avete le spalle abbastanza robuste per portarvi appresso una reflex), potete sempre ripiegare sui cosiddetti "cameraphone", i dispositivi ibridi a metà strada fra il telefono e la fotocamera. Quello lanciato lo scorso anno da Panasonic - il CM-1 - si fa notare soprattutto per l’eccellente ottica integrata, di derivazione Leica, e per il gigantesco sensore da 1 pollice (e 20 megapixel). Il prezzo? Poco meno di 1000 euro. ▲
Non sarebbe la prima volta – va detto – che una società legata ad Android si lancia in un’avventura in solitaria. Già in passato, altri big del settore (è il caso ad esempio di Samsung con Tizen) hanno provato a confezionare la loro personalissima piattaforma fatta in casa, andando però a scontrarsi con alcune problematiche di fondo, prima fra tutte la scarsa propensione degli sviluppatori a cimentarsi su un nuovo “spartito”.
Di certo, la crisi sempre più inarrestabile di Windows Phone e BlackBerry, potrebbe ingolosire tutti quei programmatori che sono alla ricerca di opportunità più esclusive in un panorama ormai saturo di applicazioni. Prima che ciò accada, però, Huawei dovrà dimostrare di avere le spalle abbastanza robuste per essere quel terzo polo alternativo all’asse iOS-Android che tutti stanno ancora aspettando.
