Il silenzio (colpevole) del Governo sui migranti

31.853, più del doppio rispetto al 2020 e ben 8 volte in più rispetto al 2019. Stiamo parlando del numero di migranti sbarcati nel nostro paese dal 1 gennaio al 10 agosto (dati ufficiali del Viminale). Beh, la prima buona notizia, forse l'unica, è che al Ministero dell'Interno almeno il conteggio lo stanno tenendo, quindi che la situazione sbarchi sia in forte crescita è scritto nero su bianco e chiaro a tutti.

Purtroppo a questo al momento non sembra seguire alcun tipo di reazione. Si tiene il conto degli arrivi e basta.

Qui non è una questione di partito, ad esempio tra Salvini e la Lega (merito loro i numeri bassi del 2018-2019) e Luciana Lamorgese rimasta al suo posto dal Conte Bis al Draghi 1. Qui è una questione politica ma anche sanitaria.

Mai come negli ultimi 18 mesi spostarsi è diventato un problema tra Green Pass, tamponi, autodichiarazioni e certificazioni da esibire in aeroporto come alla stazione di treni o all'imbarco dei traghetti. Regole valide per tutti i cittadini europei e non solo, su tutto il territorio europeo, e non solo, da cui però i migranti sono esentati.

È chiaro a tutti che ottenere da queste persone, per lo più clandestine e di difficile identificazione, un Green Pass o un certificato vaccinale sia impossibile ma questo non li esenta dall'essere positivi al Covid, quindi contagiosi, quindi un pericolo per la salute di tutti. Si, tutti.

Come ben si sa infatti i nostri centri di accoglienza non sono proprio delle carceri a prova di fuga, piuttosto dei colabrodo cielo aperto (come raccontato anche su Panorama da alcuni agenti di Polizia impegnati proprio in attività di controllo dei flussi migratori).

Quindi, cosa facciamo? Basta un tampone di controllo allo sbarco per sentirci tutti al sicuro? No, dato che per noi un tampone vale 48 ore, non è eterno, mentre questi migranti vengono controllati una volta sola. Poco, quindi, e male.

Poi sarebbe il caso che comunque questo Governo, Draghi o la titolare del Viminale, poco cambia, dicano quale sia la posizione sul tema migratorio.

La situazione internazionale è sempre più complicata: la Tunisia è una polveriera pronta ad esplodere da un moneto all'altro, l'Afghanistan peggio e la Turchia è pronta a ricattare ancora una volta l'Europa. In Africa poi la Pandemia corre senza freni. Tutto questo mentre l'Isis ed i Talebani stanno rialzando la testa a casa loro come in Europa.

Ecco, Europa. Per favore, evitiamo l'ennesima richiesta di aiuti a Bruxelles, che sul tema ormai da un decennio ci ha lasciato soli. Parliamo quindi chiaro alla gente, chiarezza che forse è la dote principale di questo esecutivo. Si dica qualcosa e si agisca di conseguenza. Che siano porti aperti a tutti o porti chiusi. Quello che non va bene è il silenzio ed il far finta di niente

YOU MAY ALSO LIKE