Google Glass: ma quando arrivano in Italia?

Definire prudente la strategia commerciale costruita intorno ai Google Glass sarebbe quasi un eufemismo. Da quando sono stati svelati per la prima volta - era la primavera del 2012 - gli occhiali della grande G hanno letteralmente spopolato sul Web ma nella vita, quella reale, si sono visti poco, pochissimo.

Si perché per una precisa volontà di Google, il progetto Glass è rimasto per molti mesi in uno stato di quiescenza, senza una vera e propria distribuzione. Lasciando quasi l’impressione che Larry Page e soci volessero prendersi del tempo, un po’ per capire le reazioni del mercato, un po’ per limare tutti i piccoli e grandi vizi di gioventù della tecnologia.

Il tempo, però, è scaduto. Svanito l’effetto novità, i Google Glass rischiano di diventare la parodia di loro stessi: ciò che un tempo era un fantascientifico ritrovato tecnologico capace di proiettarci nel mondo della realtà aumentata col passare dei giorni assume contorni sempre più macchiettistici: c’è chi ne critica l’utilità , chi li giudica pericolosi , chi li definisce un gadget da nerd se non addirittura da pervertiti . Arrivati a questo punto Google non può più attendere: deve avviare una distribuzione in grande stile e credere fermamente nel progetto.

Qualcosa in questo senso si sta già vedendo: il mese scorso i Google Glass sono stati resi disponibili a tutti gli utenti statunitensi e da qualche giorno hanno fatto la loro comparsa anche nel Google Play Store del Regno Unito . Che sia il preludio a una distribuzione in grande stile? Risposta affermativa. Non sappiamo quando sarà il turno degli altri paesi europei (Italia compresa), ma di certo si può dire che è finita l’era dei programmi ad inviti e dei modelli distribuiti col contagocce.

Certo, se Google vuole davvero portare i suoi occhiali sulle teste di tutti gli utenti dovrà lavorare anche sul pricing: 1500 dollari (1700 nel Regno Unito) sono una cifra che non tutti possono permettersi di spendere. Ma per questo ci sarà tempo. Ciò che conta, per il momento, è sapere che i Google Glass sono un prodotto reale, tangibile, acquistabile da tutti (o quasi).

Nel frattempo veniamo a sapere dell’ennesimo aggiornamento hardware del dispositivo che ha portato in dote una RAM raddoppiata, una batteria più potente e un software arricchito da una nuova interfaccia vocale per inquadrare meglio la scena in fase di scatto e l’integrazione con le cards di Google Now. La versione che arriverà in Italia potrebbe essere proprio questa, nell'attesa che Google renda disponibile un modello "consumer" dal costo più accessibile

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