Locatelli: “Dall'Igna in Ducati è una mossa vincente”

La Ducati ha deciso di cambiare pelle. Un'altra volta. Fuori e dentro la pista. Per dare uno scossone a un ambiente che mostra il muso lungo da almeno tre anni e che ha fatto più fatica del previsto a stare al passo della concorrenza nella MotoGp. Dopo la separazione da Nicky Hayden, il pilota che ha sposato la causa Ducati nel 2009 e che molto probabilmente passerà nel 2014 alla squadra Aspar Aprilia, la casa di Borgo Panigale ha scelto di dare il benservito a Bernhard Gobmeier, direttore generale di Ducati corse negli ultimi dieci mesi, per affidare le chiavi della scuderia a Gigi Dall'Igna, ex numero uno delle corse in Aprilia.

"Grazie a questa nomina - ha fatto sapere attraverso una nota stampa Claudio Domenicali, amministratore delegato Ducati Motor Holding - possiamo affrontare con rinnovata motivazione la prossima stagione sportiva. Siamo fiduciosi che la rinnovata organizzazione di Ducati Corse, ed un'ancora più focalizzata strategia di sviluppo tecnico, contribuiranno a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi, e riporteranno Ducati a giocare un ruolo da protagonista sia in MotoGP che in SBK”. Tutto fatto. Si ricomincia da capo per non fallire un'altra stagione. Dove non sono riusciti Valentino Rossi e Andrea Dovizioso ce la faranno i nuovi arrivati Gigi Dall'Igna e Cal Crutchlow?

“Gigi Dall'Igna? Con lui ho vinto un mondiale e mi sono sempre trovato benissimo – spiega a panorama.it Roberto Locatelli, ex promessa del motociclismo italiano che in Aprilia ha vinto un titolo iridato nel 2000 in 125 -. Di lui non posso che dire bene. Se è lui l'uomo giusto per risollevare le sorti della Ducati nella MotoGp? Io credo che sia giusto quello che oggi il destino sta scrivendo per lui. Ha raccolto grandi soddisfazioni in Superbike, dove ha firmato una moto che ha vinto tanto e bene (ndr, due mondiali con Max Biaggi).

“La sua professionalità non è da mettere assolutamente in discussione. Sa come fare per tirare fuori il massimo dal suo team. Ciò detto, non posso dire se sarà sufficiente il suo arrivo per cambiare l'inerzia della Ducati. E' come nel calcio. Talvolta, non basta sostituire l'allenatore per far volare la squadra. E' un discorso più complesso che riguarda tutto il team. Dico però che se Dall'Igna ha accettato una simile proposta è perché ha capito che c'erano i margini per iniziare un discorso con i migliori presupposti e gli auguro ogni bene. Può farcela, farò il tifo per lui”.

@dario_pelizzari

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