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July 03 2017
Curata da Velasco Vitali, figlio di Giancarlo e artista egli stesso, la mostra “Giancarlo Vitali. Time Out” coinvolge quattro sedi espositive milanesi, a ciascuna delle quali spetta il compito di raccontare la poetica dell'artista da un punto di vista differente, attraverso dipinti, disegni, incisioni e un’installazione.
Il percorso espositivo sarà visitabile dal 5 luglio al 24 settembre 2017 con giorni e orari diversi a seconda delle sedi
A Milano: Palazzo Reale, Piazza Duomo 12 - Castello Sforzesco - Museo di Storia Naturale di Milano, Cso Venezia 55 - Casa del Manzoni, Via G. Morone, 1
"Time Out", gioco fermo o tempo sospeso,rappresenta il tempo della pittura di Giancarlo Vitali. La sua è una posizione che è sempre stata definita "fuori dal coro" e che l’ha collocato tra gli outsider del sistema dell'arte, sempre consapevole della storia da cui la sua pittura proviene e al tempo stesso indifferente alle sirene delle mode.
Nato a Bellano, sul Lago di Como, 87 annifa, Giancarlo Vitali inizia a dipingere a quindici anni, dopo un periodo di lavoro all’Istituto d’Arti grafiche di Bergamo.
Il segno distintivo della sua pittura (il tratto rapido e sintetico con cui ritrae la gente comune e la quotidianità, i fiori e gli animali) comincia a configurarsi a metà degli anni Cinquanta, ma la vera svolta artistica avviene nel 1983, con la “scoperta” da parte dello scrittore Giovanni Testori che, dopo aver visto per caso la riproduzione di un suo dipinto, gli fa visita. Da questo incontro scaturisce un rapporto di reciproca stima e di amicizia. L’anno successivo Testori gli dedica un articolo sulla terza pagina del “Corriere della Sera” e organizza a Milano quella che si può considerare la prima personale. Da quel momento, Giancarlo Vitali espone in molte sedi pubbliche e private, pubblica numerosi cataloghi e svariate cartelle di incisioni.
"... In Vitali, o nel Bellanasco, tutto, ma proprio tutto, è “ritratto”. Dizione assai più giusta di quanto non sarebbe quella che recitasse come tutto, in lui, “ritratto”, lo diventi.
Quella del Vitali è un’ironia che, se mai, tutti, a modo suo, intende assolverci. E intende assolverci, tramite la sola carità che compete a un pittore: quella del pittorico e materico splendore ...". (Giovanni Testori, La Famiglia dei Ritratti. Electa,1987)
"Per la prima volta mi ritrovo a curare una mostra su mio padre, considerando la sua opera come un mondo unico, una geografia spaziale e temporale, un time out dalla realtà che si dilata nella pittura” (Velasco Vitali)