Le foto del giorno, 8.4.2013

EPA/VALDRIN XHEMAJ

8 aprile 2013. Nella Giornata internazionale delle comunità Rom, un ragazzo Rom posa per una fotografia a Plemetina, in Kosovo, all'interno di un campo dove vivono circa 60 famiglie sfollate dal Kosovo. La Giornata internazionale dei Rom, il “Romano Dives”, ricorda il loro primo storico congresso mondiale, tenutosi nel 1971 vicino a Londra, ed è occasione per celebrare la cultura di questo popolo e metterne in evidenza le persecuzioni e la discriminazione subite.


EPA/JOCHEN LUBKE

8 aprile 2013. Un uomo addetto alla sicurezza cerca di fermare un'attivista di Femen che, in topless e con la scritta "Partner nel crimine" sulla schiena, protesta davanti allo stand Volkswagen nella giornata di apertura della Fiera di Hannover, in Germania, alla presenza del Presidente russo Vladimir Putin e della Cancelliera tedesca Angela Merkel.


EPA/Zulkifli

4 aprile 2013. In una foto distribuita l'8 aprile, uno sciamano del gruppo Salakhirat della tribù indigena Mentawai cerca foglie di una pianta usata per preparare un rimedio tradizionale a base di erbe a Siberut, sulle Isole Mentawai (Sumatra Occidentale) in Indonesia. I Mentawai sono una delle tribù indigene che vivono, isolate, all'interno della foresta pluviale. Dipendono dalla giungla per il cibo, i vestiti e le medicine.


AHMAD AL-RUBAYE/AFP/Getty Images

8 aprile 2013. Due giardinieri lavorano vicino al piedistallo sul quale si ergeva la celebre statua del dittatore iracheno Saddam Hussein, rovesciata dopo la caduta di Baghdad, alla vigilia del decimo anniversario dell'evento, che si celebra domani. A dieci anni dall'attacco armato a guida statunitense che preso il controllo di Baghdad, il 9 aprile 2003, portando alla fine del brutale regime di Saddam Hussein, l'Iraq rimane afflitto da continui attacchi mortali e da un'infinita crisi politica.


EPA/ABIR ABDULLAH

8 aprile 2013. Attivisti del partito islamico radicale Hifazat-e-Islam partecipano a una manifestazione per le strade del distretto di Mohammadpur di Dacca, in Bangladesh, nel corso di uno sciopero nazionale. I manifestanti chiedono l'arresto di un gruppo di blogger da loro definiti "atei", il rispetto della separazione dei sessi nella sfera pubblica, l'annullamento del Women's Act del 2010, nonché la rimozione delle sculture presenti nei luoghi pubblici.


EPA/ABIR SULTAN

8 aprile 2013. Un israeliano depone un fiore su un bassorilievo che riporta il nome di un campo di concentramento nazista, nella Sala delle Rimembranze dello Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme. Come ogni anno, nel 27esimo giorno di Nissan, l'ottavo mese del calendario ebraico, Israele commemora la Yom HaShoah, la "Giornata del ricordo dell'Olocausto" (che  per onorare e ricordare i sei milioni di ebrei morti per mano dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.


EPA/DIEGO AZUBEL

8 aprile 2013. A Pechino, in Cina, una donna intenta a pulire il tappeto rosso, accanto a un soldato, prima della cerimonia di benvenuto per il primo ministro cambogiano Hun Sen, ospitato dal suo omologo cinese Li Keqiang presso la Grande Sala del Popolo.


Gli scatti della selezioni di oggi ci portano a Washington, DC negli Stati Uniti, a Siberut in Indonesia, a Gerusalemme in Israele, a Pechino in Cina, a Hannover in Germania, a Dacca in Bangladesh, a Baghdad in Iraq e a Plemetina in Kosovo...


"Immagini che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo,  mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal  ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che  inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a  vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica  la selezione; ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione, non solo "documento", ma soprattutto  espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e  rappresentativo."

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