Foto: 8 storie di donne nel mondo

AP Photo/Jae C. Hong

L'atelta americana Sarah Finnegan si esibisce alla sbarra durante la finale della gare di ginnastica per le qualificazioni olimpiche a  San Jose in California.


Parenti portano in braccio alcune studentesse afghane in ospedale, dopo che queste sono state avvelenate da un misterioso gas, mentre si trovavano a scuola a Jowzjan, una città nella provincia di Sheberghan. Le vittime dell'avvelenamtno sono più di 300. Ed è il quarto incidente di questo tipo in pochi mesi.


AP Photo/Khin Maung Win

Una modella indossa il tradizionale abito da sposa birmano durante "The Greatest Wedding Show" che si è tenuto nel teatro nazionale di Yangon in Birmania.


REUTERS/Ina Fassbender

Un gruppo di attivste della PETA, un'organizzazione a sostegno dei diritti degli animali, vestite come pesci e imbrigliate in una rete, durante una protesta a Duesseldorf contro la pesca a strascico.


REUTERS/Maxim Shemetov

Lyudmila Alexeyeva, leader degli attivisti per i diritti civili in Russia mentre risponde alle domande di un giornalista. Lyudmilla ha iniziato a combattere contro le maleffate del regime sovietico negli anni 60. Due anni fa, a 82 anni, è stata anche arrestata. E il KGB l'ha interrogata più volte. Ma lei non si arrende.


Photo by Jordan Strauss/Invision/AP

La cantante Nicki Minaj posa per i fotografi dopo aver vinto il premio per miglior artista hip hop ai BET Awards di Los Angeles.


EPA/IAN LANGSDON

Una modella sfila su tacchi vertiginosi con un abito dello stilista tedesco Jan Taminiau durante la settimana della moda di Parigi.


C'è la neo-mamma che festeggia la nascita di un figlio in un campo di rifugiati e la modella oversize che affronta col sorriso la passerella. C'è chi salta in alto per sport e chi si sdraia per terra per protestare contro la pesca. C'è Lyudmilla che difende i diritti civili in Russia dagli anni 60 e non si è ancora arresa. E come lei non si arrenderanno le 300 studentesse afghane, portate in braccio in ospedale, dopo essere state avvelenate da un gas, mentre sedevano con coraggio tra i banchi di scuola. Perché la libertà delle donne in tempo di guerra passa anche per il diritto allo studio.

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