Formaggio di Fossa: origini e abbinamenti

Il formaggio di Fossa ha un sapore e un profumo inconfondibile, ma anche una storia davvero affascinante. Si tratta di un formaggio stagionato in tipiche fosse ovali di tufo.. Viene prodotto soprattutto tra Sogliano al Rubicone e Talamello. Ha origini antichissime e il suo sapore inconfondibile lo rende adatto a essere un “formaggio da meditazione”, ossia un prodotto che nasconde una storia tutta da scoprire, morso dopo morso, attraverso le sue numerose sfumature di gusto che lo rendono unico in Italia e all’estero.

Origini e qualità

Il formaggio di Fossa nasce da una pratica antichissima, che è stata perfezionata intorno al XIV secolo. Ha origine in tutta la zona dominata dalla famiglia Malatesta, dove vennero costruite fosse nel tufo, per proteggere gli alimenti dalle razzie. In particolare i formaggi, i cereali e il fieno utile per il foraggiamento del bestiame.

Il formaggio di Fossa può essere di pura pecora, misto (di latte vaccino e di pecora), oppure vaccino, ma anche esclusivamente di bufala. Dopo un periodo di asciugatura all'aria viene stagionato per circa 90 giorni ed è in questo momento della filiera che subisce una rifermentazione, assumendo l’aroma molto intenso per cui è ricordato ovunque. Anche la consistenza è particolare: friabile a scaglie di color nocciola chiaro tendente al giallo paglierino.

Abbinamenti in cucina

Il formaggio di Fossa si usa soprattutto grattugiato sulla pasta, nell'impasto dei passatelli, come antipasto o fine pasto, sia in purezza sia accompagnato con miele di castagno o marmellate. Ma è anche delizioso abbinato a fichi caramellati o frutta fresca. Per conservarlo al meglio, una volta aperto, va avvolto in un canovaccio di cotone e riposto in frigo. Ricordatevi di servirlo sempre a temperatura ambiente!

info: chefincamicia.com

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