Filati e tessuti anticipano macro trend, sfide e rotte da seguire per il prossimo futuro

Alessandro Barberis Canonico, presidente di Milano Unica, ha commentato le tendenze nella tessitura e nei filati, anticipatori di un anno (autunno-inverno e primavera-estate 2023), con un buon auspicio dopo il primo trimestre del 2022, coadiuvato dai dati raccolti dal Centro Studi di Confindustria Moda.

«La forte crescita delle vendite del 2022, grazie soprattutto a Stati Uniti e Europa, ha spinto le aziende a investire nel settore, confermando le opportunità di creatività e di offerta qualitativa legate alle aziende del tessile d’eccellenza. Alla scorsa 35esima edizione di Milano Unica si è visto un importante ritorno dei buyer qualificati da tutto il mondo che sancisce l’inestimabile valore del contatto umano nel poter vedere e toccare le nuove collezioni».

Stati Uniti, accompagnati dai compratori della Germania, Francia, Gran Bretagna, Romania, Spagna, Portogallo, Svizzera, Paesi Bassi e altre destinazioni europee.

L’interesse però si è espanso anche nei mercati di Turchia, Giappone, Corea e Australia, dati che fanno ben sperare sull’andamento dei mercati del Far East.

Dalla presentazione di Bain & Company è emerso che il settore moda (premium e lusso, escludendo il segmento mass) ha toccato nel 2021 quota circa 280 miliardi di euro (+28% vs. 2020), con una ripresa del segmento donna più veloce rispetto all’uomo, ma insieme, in una continua performance positiva specialmente nel segmento lusso.

L’attuale ripresa del mercato tessile in specifico è guidata dalla accresciuta domanda di abbigliamento formale e dagli sforzi fatti dalle imprese nella certificazione della eccellenza dei produttori italiani e della tracciabilità e anche sostenibilità dei tessuti.

Prosegue Barberis Canonico: «Il settore Tessile - Abbigliamento è in forte ripresa. Si prevede che alla fine del 2022 si tornerà a livelli pre-pandemici, una buona iniezione di fiducia per il futuro».

Ha analizzato la situazione generale anche Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia: «In questo panorama positivo di crescita evidenziato dai dati di settore, ci scontriamo anche con l’incertezza generale. Le aziende e gli imprenditori del tessile e dell’abbigliamento sono in prima linea nell’affrontare il cambiamento che sta vivendo la filiera, puntando sulla sostenibilità e su azioni coese e consorzi, per affrontare il tema della responsabilità e per mitigare gli effetti dell’inflazione e del caro energia».

Dello stesso parere, il presidente di ICE Agenzia Carlo Maria Ferro con il direttore generale Roberto Luongo: «La ripresa delle grandi fiere italiane prosegue a pieno ritmo. Il Sistema Paese sta dando il proprio contributo con azioni di supporto e come ICE abbiamo lanciato nuovi programmi che aiutano le imprese ad andare verso digitale, verso la sostenibilità e la tracciabilità del prodotto, in ognuna delle varie fasi della filiera».

Anche i dati sull’affluenza finale dello scorso Pitti Filati 91 hanno fatto registrare numeri alti di presenze e compratori, in parallelo ai giudizi positivi raccolti tra gli operatori, tutte presenze di quasi il doppio rispetto a un anno fa.

Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine, dichiara: «Questa ottima edizione di Pitti Filati ha regalato nuova energia sotto tutti i punti di vista. Non è solo una questione dei numeri riferiti alla presenza dei compratori, ma un insieme di elementi: a partire dalla qualità delle collezioni e delle materie prime, l’alto grado di innovazione tecnologica e stilistica e la capacità di visione sulla moda e su ciò che succederà tra un anno e mezzo. C'è da restare sinceramente ammirati nel pensare a quanti e quali investimenti - in macchine, ricerca, persone, idee - stiano dietro a quanto stanno facendo marchi e imprese, impegnati a tenere in equilibrio dinamico la ripresa mondiale della domanda con i problemi oggettivi in termini di approvvigionamento delle materie, del controllo dei costi energetici e logistici, della gestione dei listini. In una fiera non si fa solo business, ma si attua un proficuo confronto, scambio di conoscenze, ampliamento delle prospettive, cultura e ricerca».

Le macro tendenze si dirigono, per tutti, verso un approccio pionieristico nell’uso delle nuove tecnologie applicate alla manifattura, uno scrupoloso lavoro di customizzazione applicato al mondo del luxury, un grande ritorno del laboratorio di ricerca dedicato alla cultura del vintage e il tema centrale della sostenibilità che sta rivoluzionando l’intero sistema.

Dall’opulenza dei materiali pregiati, delle lavorazioni sofisticate e degli elementi iper-decorativi, i trend traggono ispirazione dalla natura, amano le leggerezze e le trasparenze, le alternanze lucido-opache, a volte addirittura luminose e cangianti, i tessuti stretch e performanti che possono applicarsi e rivolgersi ai bisogni polifunzionali dell’uomo contemporaneo.

Il concetto di seasonless, per creare vestiti e accessori senza tempo, è accolto con entusiasmo, purché in chiave contemporanea e versatile: una rilettura dei classici con stile rivisto e rinnovato.

Stampe e disegni, regolari o in contrasto per colore, dimensione o forma, prediligono l’effetto tridimensionalità, lo charme di ispirazione folk, il mix di filati inusuali e quello con altri materiali decorativi come volant, drappeggi, bordi, patch, lurex, nastri, strass o gioielli e passamaneria.

La proposta colore segue le tonalità della natura con cromie terrose e nuances verdeggianti, toni mélange, camouflage floreali astratti.

Nello specifico settore laniero, l’autorità globale della lana Merino The Woolmark Company che fornisce garanzia di altissima qualità, eccellenza e innovazione, ha presentato la nuova edizione di The Wool Lab proprio a Pitti Filati e, successivamente, a Milano Unica, annunciando le nuove tematiche in anteprima che rilevano e studiano quanto si può fare con la lana.

I cinque macro-trend di The Wool Lab iniziano proprio con il Metaverso ed esplorano la fusione tra realtà virtuale, aumentata e fisica, e i confini sfumati tra la vita online e quella reale. Anticipando i futuri sviluppi tecnologici, virano verso un gusto ispirato alla tecnologia e alle espressioni innovative, verso una estetica di complessi jacquard e audaci palette di tonalità neon dal forte impatto visivo.

Trae ispirazione dall’ambiente degli sport invernali e dai capi più performanti il trend Extreme Weather, che diviene una fonte ideale per creare uno stile informale da indossare ogni giorno, sulla pista da sci come in centro città, pronti per ogni situazione e per eventi meteorologici estremi, insoliti o fuori stagione.

Goblincore, un movimento estetico incentrato sull’armonia della natura e sui suoi benefici curativi, ispira la lana nelle sue derivazioni più naturali e confortevoli, che donano la sensazione di un caldo pigiama o un morbido scialle.

Il quarto tema riguarda l’evoluzione dell’accessorio, non soltanto elemento decorativo ma pezzo fondamentale del guardaroba, segno distintivo oltre che utilità a proteggere o scaldare nei periodi più freddi dell’anno. Le qualità intrinseche della lana la eleggono la fibra più adatta per questo scopo, unita alle ultime tecnologie per aumentarne praticità e versatilità.

Ultimo macro-trend, l’estensione e connessione del mondo moda al mondo interiors, con l’intero fashion system riversato anche sulla casa, di nuovo "vestita", ripensando con stile nuove coperte, plaid, biancheria da letto o da pranzo, elementi decorativi funzionali, finiture luxury, e molto altro ancora.

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