Fargo, la serie: non esiste una storia "vera"

Fargo una storia vera? Pare proprio di no. Non lo era (non del tutto) il film del 1996, non lo è la serie che da quel film ha preso spunto e che va in onda in Italia su Sky Atlantic. In entrambi i casi potrebbe esserci lo zampino dei fratelli Coen.

Chi ha visto il film, ricorderà il riferimento nei titoli di testa a un fattaccio di cronaca: «Quella che vedrete è una storia vera. I fatti esposti nel film sono accaduti nel 1987 nel Minnesota. Su richiesta dei superstiti, sono stati usati dei nomi fittizi. Per rispettare le vittime tutto il resto è stato fedelmente riportato».

A suo tempo, era l'alba di internet, nessuno si preoccupò di verificarlo. In realtà, lo si è scoperto in seguito, non c'era stato nessun falso rapimento con omicidio come quello del film in Minnesota. Qualcosa di simile era avvenuto, ma in Connecticut: il caso di Helle Crafts, una hostess fatta a pezzi dal marito con una sega elettrica e una cippatrice (una macchina trita alberi, ndr). Niente di più. Ma come spiegò Joel Coen in seguito: «se il pubblico crede che una cosa sia basata su un evento reale, questo ti dà il permesso di fare cose che altrimenti la gente non potrebbe accettare».

In realtà in Fargo i due (geniali) registi avevano miscelato elementi provenienti da crimini diversi, dando vita a un originale gioco di specchi con la cronaca nera dell'epoca.

E la serie? Stessa storia. Solo che il caso a cui si ispira sarebbe datato 2006. Ma c'è chi dubita, fortemente, che le cose stiano così: la produzione avrebbe semplicemente ripetuto il trucchetto che tanto bene portò al film (un bel film, ammettiamolo). Più che una bugia, insomma, una citazione al lavoro dei fratelli Coen. E forse, anche una mossa pubblicitaria per far parlare di sè. Non che Fargo (la serie) ne avesse bisogno, intendiamoci: dopo aver vinto tre Critics Choice Television Awards, 3 Emmy e 2 Golden Globe, il suo nome nella storia della tv ci sarebbe entrato in ogni caso.

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