Facebook sempre più su smartphone: online oltre 1 miliardo di utenti mobili

Nella conferenza dedicata agi investitori, Mark Zuckerberg ha rivelato che su Facebook ci sono 1,79 miliardi di utenti attivi mensilmente (ovvero che hanno almeno postato, condiviso o messo una reaction a un contenuto) e ben 1,66 miliardi con un accesso da mobile. Si tratta di un incremento importante se si pensa che, anno su anno, la percentuale sale del 16% sul totale, 22% quando si tratta di iscritti che visitano le bacheche da smartphone e tablet. Il social, nonostante le preoccupazioni circa una saturazione della piattaforma, non sembra decrescere, nemmeno su base giornaliera, dove sono 1,18 miliardi le persone che globalmente navigano tra i menu e 1,09 miliardi che lo fanno da dispositivi mobili.

Il successo del mobile web

Numeri del genere quasi non fanno impressione, perché sembrano la naturale conseguenza delle cose: gran parte della gente con un telefonino capace di andare su internet (si, c’è ancora chi smanetta su un “featured phone”) ha l’applicazione di Facebook e, quasi certamente, quella di Messenger. Ma Zuckerberg ci ha visto lungo: quasi 10 anni fa (era il 2007), prima di tanti altri servizi, Facebook si lanciava su piattaforma mobile con m.facebook.com e iphone.facebook.com. Due anni dopo arrivava una primordiale versione per cellulari (Apple, Nokia, INQ, HTC, LG, Motorola, Palm, RIM, Samsung, Sony Ericsson e Windows Mobile), scaturita nel 2010 in un’applicazione indipendente che, se ricordate, era così. Una scommessa vinta sotto tutti i punti di vista se oggi consideriamo che la navigazione da smartphone e tablet (storia recente) ha superato quella da postazioni fisse (anche notebook), con una percentuale di pagine web del 51,2% contro il 48,7% delle connessioni tradizionali.

Altro che flessione

Basterebbero queste rilevazioni a far dormire sonni tranquilli alla multinazionale, ma Mr. Zuck non si accontenterebbe. E per questo ha puntato su Internet.org, la tecnologia con cui 40 milioni di persone si connettono gratuitamente a internet (erano 15 milioni un anno fa) e Oculus, vero anticipatore della realtà virtuale applicata al mondo dell’intrattenimento. Ma anche Messenger e i bot, nuove iterazioni dell’Intelligenza Artificiale, che già stanno cominciando a supportare il lavoro di aziende e enti pubblici iscritti al social network. La mobilità ha eliminato per sempre il confine tra spazio e tempo (il famoso “anywhere” e “anytime”) così come Facebook si appresta a ridurre ulteriormente i due concetti, permettendo che gli iscritti contattino marchi e brand da qualsiasi luogo e in qualunque ora per ottenere risposte pronte e contestualizzate da parte degli algoritmi. Un’altra scommessa da vincere. 

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