EyeEm, l’Instagram che non ti aspetti

C’è un’app che guadagna 1 milione di utenti al mese e che ha in cassaforte 6 milioni di dollari per fare quello che le pare. Instagram già trema.

EyeEm è una startup emersa un paio di anni fa come uno dei tanti rivali di Instagram e che negli ultimi mesi ha avuto una crescita vertiginosa. Grazie a 6 milioni di dollari da capitalizzare ha già in cantiere gli obiettivi per il futuro: diventare una piattaforma di acquisto foto in mobilità e di promozione aziendale.

App EyeEm combina gli ingredienti “istantanee a filtri” con il familiare approccio con i metadati che raccoglie non solo luogo e l’ora per ogni foto, ma anche le informazioni contestuali, come ciò che un utente stava facendo in quel momento. Si scarica gratis dall’App Store per iOS  e su Google Play per Android. Ci è voluto un po’ per decollare, ma ha raggiunto il suo primo milione di download nel novembre dello scorso anno approfittando di un aumento di interesse per le alternative a Instagram dopo la debacle del cambiamento dei Termini di servizio a dicembre dello scorso anno.

Il CEO Florian Meissner dice che la scoperta casuale dell’app da parte di alcuni studenti del Texas all’inizio di quest’anno ha veramente dato il via ad una crescita virale, che ha portato a toccare più di un milione di download al mese. E’  il momento di trasformare EyeEm in un business. Il nuovo finanziamento da parte della Earlybird Venture Capital, con la partecipazione di investitori esistenti come Wellington Partners e Passione Capitale, consentirà di trasformare il suo database in una piattaforma di acquisto e vendita di foto. Meissner è convinto che la base di utenti di EyeEm, combinata con i ricchi metadati, consentirà di trovare quello che stanno cercando in poco tempo.

L’altro business possibile è quello di far diventare gli utenti dell’app dei mini-reporter per aziende e brand conosciuti. Si tratterebbe di imbracciare smartphone o tablet e catturare scatti, anche casuali, che possano promuovere un prodotto e il suo marchio. Doppio (anzi triplo) vantaggio: per il fotografo, magari con una percentuale di revenue sharing sulle vendite, per il brand che viene conosciuto e si pubblicizza a costo zero e per la piattaforma che così acquista valore.

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