Eurolega: per l'EA7 Milano occasione persa contro il Fenerbache

Con un volto sempre più paonazzo alla Donald Trump in pieno comizio elettorale, nei primi due quarti al Forum contro l’EA7 Milano coach Obradovic non riesce proprio a ottenere quello che si attende dal suo Fenerbache, come peraltro già accaduto in altre uscite di questa Eurolega. A muovere punteggio e tabellino per i turchi sono infatti solo Kalinic e Sloukas (10 per entrambi all’intervallo, poi rispettivamente 13 e 18 nel referto finale), mentre Gigi Datome rimane subito condizionato dai falli e il resto della squadra gira a un minimo che è sufficiente per prendere la testa della partita, ma non abbastanza per conquistarne anche l’inerzia.

Così, a dispetto dell’assenza del centrone Raduljica per un brutto colpo rimediato in allenamento al gomito sinistro, dei tanti palloni persi (12 al riposo, 15 finali) e dei rimbalzi offensivi con relativi canestri spesso regalati ai turchi, l’Olimpia riesce comunque a limitare i danni tanto nel primo quarto (17-21, dopo un preoccupante 11-21) quanto nella seconda frazione (36-44). Con lo svantaggio che si riduce gradualmente alla ripresa del gioco fino al momento che illude i 12 mila del Forum: stoppata di Sanders su Datome e contropiede con Hickman a firmare il 50-51 del 25° minuto, destinato quindi a trasformarsi nel 63-58 per Milano alla terza sirena.


L’impressione, a quel punto, è che l’EA7 si sia finalmente scrollata di dosso il timore reverenziale nei confronti dei vice-campioni d’Europa e possa tentare un colpaccio che sarebbe assolutamente alla sua portata, anche e soprattutto grazie alla mano di Sanders (17 finali), alle giocate “sporche” di McLean (15, più 8 rimbalzi) e alla parziale ma efficace regia di Simon (11) in una partita in cui Hickman stenta e Kalnietis smista sì 6 assist, ma senza mai davvero incidere, specie in difesa. E invece ecco che negli ultimi dieci minuti i meccanismi offensivi di Milano tornano a farsi farraginosi, con Gentile che cerca qualche conclusione (sbagliata) di troppo e con coach Repesa a lasciare seduto in panchina un Abass che per atletismo potrebbe forse contrastare le ali avversarie meglio di quanto riesca a Macvan e Pascolo nella decisiva ultima frazione.


Dall’altra parte, al contrario, il Fenerbache trova finalmente i punti di Dixon (3 all’intervallo, diventati 14 nelle altre due frazioni) così come quelli di Datome (10), efficace anche in difesa prima di fissare dalla lunetta il 79-70 di un successo assai prezioso per la classifica dei suoi. Così come avrebbe potuto esserlo per l’EA7, la cui occasione mancata rivela però le carenze di un roster sì lungo, ma che rispetto alle vere “big” d’Europa difetta in esperienza e (al di là dell’assenza di Raduljica ed escluso Sanders) anche in fisico nei fondamentali duelli vicino a canestro, in cui Obradovic ha anche avuto 11 punti e 6 rimbalzi da un positivo Udoh in una serata non certamente eccelsa per il gigante Pero Antic (7 punti, 3 rimbalzi in 18 minuti di impiego)e per l'altro centro Vesely (4 punti e altrettanti rimbalzi, oltre all'uscita per 5 falli a due minuti dalla sirena finale).

YOU MAY ALSO LIKE