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January 25 2018
"In fondo anche in Hitler c'era del buono; era un ottimo pittore che aveva avuto un'infanzia difficile" parola della cantante neo-soul Erykah Badu che, dopo la recente intervista concessa alla rivista Vulture ha scatenato la rivolta dei social network e dell'opinione pubblica relativamente alle sue controverse prese di posizione. Come quella su Hitler, per esempio.
"Vedo del buono in tutti - ha dichiarato la donna - ho visto del buono anche in Hitler. Era un pittore fantastico che ha avuto un'infanzia difficile e quando guardo mia figlia mi chiedo cosa potrebbe diventare se non fosse circondata da tutto l'amore che ha".
Affermazioni che andrebbero approfondite in sedi filosofiche opportune, ma che se vengono affidate a un giornale che va in pasto all'opinione pubblica sono solo frasi irresponsabili che determinano una levata di scudi bi-partisan da parte dei lettori.
Non solo, infatti, Badu, ha in qualche maniera deresponsabilizzato Hitler nei confronti dell'olocausto, ma lo ha fatto di fronte a un intervistatore, David Marchese, ebreo e rimasto scioccato dalle frasi di Erykah.
Oltre a "salvare" Hitler la Badu ha anche pronunciato parole di stima nei confronti di Bill Cosbya processo con le accuse di aver violentato decine di attrici nel corso della sua carriera.
"Apprezzo ciò che di buono ha fatto per il mondo" ha detto la donna che poi ha aggiunto: "Ma se è malato, perché dovrei essere arrabbiata con lui?Le persone vengono ferite di continuo e io mi sento così male per loro.Vorrei che anche loro si sentissero meglio.Ma i malati fanno cose cattive.So che potrei essere crocifissa per quello che ho appena detto".
Secondo la cantante, infatti, prima di "Sparare giudizi" bisogna conoscere a fondo i fatti, i retroscena e le implicazioni delle azioni. Solo così si potrà avere un'idea reale del perché è accaduto ciò che è successo. "La fretta di arrabbiarsi non ha senso per me".
Eppure, dopo l'intervista, è stato proprio quello che è accaduto con la Rete in rivolta contro Erykah accusata di essere ignorante, ingiustificabile e irresponsabile nei confronti del suo ruolo pubblico.
Jonathan Greenblatt, Ceo della Anti-Defamation League ha definito irresponsabili e fuorvianti le sue parole aggiungendo che dovrebbe rendersi conto che per molti lei "E' un modello cui ispirarsi".
Contro l'esasperato e astratto umanesimo della Badu anche la Rete che ha commentato con disappunto l'intervista sostenendo che l'empatia non deve rappresentare un alibi alla cattiveria e alla possibilità di definire la differenza tra il bene e il male.