Ritorna uno di quei titoli che tanto amiamo. Ritorna la casa editrice in grado, con una delle sue pubblicazioni, di solleticare le menti di ognuno. Soprattutto dei maliziosi.
Anche quando l’eloquenza delle parole utilizzate lascia ben poco all’immaginazione (basti pensare a Io speriamo che me la chiavo o I love BDSM, tanto per citarne un paio).

Porn to be alive (80144) è definito originalmente come un ibrido narrativa-fumetto.
Non solo parole quindi.

9 storie per altrettanti autori intervallate da 4 fumetti (rigorosamente per adulti) i cui autori si sono avvalsi di disegnatori come Mauro Balloni, Ernesto Carbonetti, Giuseppe Manunta, Alessandro Scacchia.

Ricalcando il titolo del celebre pezzo di Patrick Hernandez, “Born to be alive” del 1978 in cui il leitmotiv era il vivere alla giornata spensieratamente, gli autori dell’antologia (Niccolò Agrimi, Paolo Baron, Elena Bibolotti, Max Cabrerana, Euro Carello, François de Gerard, Ferdinando Esposito, Stefania Leo, Laura Mango, Alice Manto, Mia Orsini, Greta C. Zeta) hanno creato un inno al porno ad hoc. Ogni storia, inutile sottolinearlo, trasuda sesso.

Per ogni palato, per tutti i gusti, le storie qui raccolte sono il risultato di un esperimento originale, un ibrido, un volume che unisce due delle forme più intriganti dell’erotismo, quella scritta e quella disegnata: questo è Porn to be alive. Una selezione di racconti e storie a fumetti a cavallo tra erotismo e pornografia che raccontano di un sesso intenso, diretto, a tratti ironico, sicuramente libero.

Porn to be alive
AA.VV.
(224 pagine)
80144 edizioni, 2015
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