ERC 2013: Brno, atto finale - Le immagini

Claudio Laurenti

Una manciata di giorni prima del nostro arrivo, il circuito aveva ospitato i prototipi della MotoGP per il GP della Repubblica Ceca


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Giovedì sera, interno box. Si scaricano le moto e l'attrezzatura e ci si sistema nel box assegnato


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Uno dei piloti dell'ERC nel quartier generale di ProSpeed intento a sbrigare le pratiche burocratiche (firma delle lliberatorie, ritiro delle tag identificative e del transponder) che precedono l'inizio dei "giochi"


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Il fondatore e Ceo di ProSpeed immortalato nel quartier generale che l'organizzazione tedesca ha messo in piedi in un uno dei box dell'Autodromo di Brno


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Un momento della sessione obbligatoria per tutti i piloti durante la quale vengono ricordati il signifcato delle bandiere e le altre regole da rispettare per girare in pista e gareggiare in piena sicurezza


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Oltre che quello in lingua tedesca "impartito" da ProSpeed, i piloti italiani hanno potuto usufruire del briefing nella loro lingua effettuato da Fabio Bargagna, l'ideatore dell'European Riders Cup


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Kristian Milic "sugli scarichi" dell'avversario diretto nella gara SSP


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Federico Ravera, trionfatore dell'ERC 2013 nella categoria SSP, in sella alla nostra Honda CBR600RR


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I primi frazionisti dell'Endurance in attesa del segnale che darà il via alla competizione


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Guanti indossati e casco allacciato: gli ultimi controlli prima di uscire in pit lane per la frazione dell'Endurance


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In vista dell'upgrade di cilindrata con la quale stiamo pensando di affrontare la stagione 2014, abbiamo voluto fare qualche giro sulla Honda CBR1000RR del Twister Racing. Impressioni "a freddo": erogazione del motore splendida, anche ai bassi e ai medi regimi, e maneggevolezza soltanto di poco inferiore a quella di un 600. 

Tra le tante 1000 provate finora, la Honda è sicuramente la più facile e intuitiva, il mezzo perfetto per l'amatore di medio livello che cerca un mezzo gestibile per migliorare i tempi sul giro senza trovarsi costretto a lunghi tempi di apprendimento


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Le ultime battute prima della partenza della Gara Endurance


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Nella frazione di secondo che segue immediatamente lo sventolìo della bandiera che dà lo start alla gara di durata i piloti scattano a raggiungere le rispettive moto dall'altra parte del rettilineo principale


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Salto in sella dopo i 15 metri di corsa e gas già spalancato sul rettilineo di partenza


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Passaggio di testimone tra Andrea Lepore e il sottoscritto al termine della prima frazione della Gara Endurance


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Nella Gara Endurance, gli organizzatori hanno deciso di introdurre una nuova regola: lo stop obbligatorio all'ingresso della pit lane, con lo scopo di evitare che l'ingresso nella pit lane sia troppo veloce


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Il Ceo di ProSpeed Robert Neureiter intento nello sventolare la bandiera a scacchi al termine della Gara Endurance


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Il Team Lambrate, nel quale ho corso la gara Endurance del sabato. Da sinistra a destra nella foto: Luciano Lombardi, Andrea Lepore, Giampaolo Fumagalli


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La prima fila della Gara delle 600. Sulla terza e quarta casella dello schieramento i due italiani Luca Carubini e Federico Ravera


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Luca Carubini, neo-acquisto del Twister Racing e vera rivelazione di questa stagione dell'ERC, tallonato dal campione della SSP Federico Ravera


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Testa a testa sul rettilineo dei box con il nostra avversario diretto nella gara Sportbikes


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Cambio gomme


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Michi Seipold: il talentuoso pilota tedesco ha affermato ancora una volta la sua netta superiorità sugli avversari facendo letteralmente gara a sé dopo una fuga cominciata dalla prima curva


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Mauro Piovano, a sinistra, e Federico Ravera, i due alfieri del Team Inpist@ nella stagione 2013 dell'ERC


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La Honda CBR600RR con la quale abbiamo corso in questa nuova stagione dell'European Riders Cup è equipaggiata con le seguenti componenti racing:

- Cerchi MFR Wheels AF5S in alluminio forgiato

- Pinze Brembo GP4-RX

- Pompa Brembo anteriore radiale 19x18

- Dischi Brembo T-Drive

- Pastiglie Brembo Z04

- Pompa freno posteriore al manubrio Discacciati

- Cartuccia forcella Mupo R-Evolution

- Monoammortizzatore Mupo AB1 Evo

- Ammortizzatore di sterzo lineare Matris SDR - serie R

- Scarico completo Mivv Suono Power Evo

- Centralina RapidBike Racing + modulo aggiuntivo My Tuning  Bike

- Cambio elettronico RapidBike

- Frizione antisaltellamento STM Evo

- Filtro aria racing Sprint Filters

- Pedane regolabili MetalTech Racing

- Kit trasmissione passo 520 Afam/Chiaravalli

- Gas rapido Robby Moto Engineering

- Semimanubri Robby Moto Engineering

- Leva frizione racing Accossato

- Crono Starlane Stealth Gps-3

- Contamarce Starlane Engear

- Carena Vtr PlasticBike

- Cupolino double bubble Fabbri

- Protezioni telaio, forcellone carter motore e frizione Studiofibre

- Termocoperte Capit

- Action camera AEE SD20

- Action camera Starlane Oxydia


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- Tuta professionale Dainese D-Air Racing

- Guanti Dainese Full Metal Pro

- Stivali Alpinestars S-MX Plus

- Paraschiena Dainese Wave

- Casco X-Lite X-802R


Claudio Laurenti

Fresche fresche di montaggio sui bellissimi quanto efficaci cerchi MFR Wheels, le Michelin Power Cup sono gomme che da due stagioni utilizziamo per le nostre gare nell'ERC. Il posteriore ritratto in foto è nella misura 180/55 e nella mescola B, l'intermedia, che abbiamo utilizzato in pressoché tutte le condizioni di asfalto e di temperatura.

Oltre che nella suddetta mescola, questo pneumatico racing è disponibile anche nella A (morbida) e nella C (dura). Le misure disponibili: oltre alla 180/55, sono disponibili anche la 190/55 e 200/55 tutte ZR17”. Per l’uso in pista (le Power Cup sono omologate anche per la strada) Michelin consiglia la 190/55 per le moto 600 cc (noi preferiamo invece la 180/55), e la 200/55 per i mille.

Il  battistrada è stato realizzato con la già conosciuta tecnologia proprietaria a doppia mescola (2CT), la cui parte più dura copre circa il 30 per cento della parte centrale della gomma. Il suo disegno è al 5%, il limite minimo legale di intaglio per ottenere l’omologazione.

Il profilo, in tutte e tre le misure disponibili, è stato disegnato con forme omotetiche, che portano notevoli vantaggi in termini di maneggevolezza.

Diversamente da quanto accade con la gomma anteriore, la carcassa del posteriore è stata ammorbidita, con il risultato di aver prodotto un incremento di  circa l’8% dell’area di contatto con l’asfalto.

L'anteriore da 120/70 che abbiamo utilizzato in tutte le tappe è quello in mescola VB e si caratterizza principalmente per il profilo molto appuntito che rende l'avantreno molto agile permettendo inserimenti in curva e cambi di direzione davvero fulminei

Come da indicazione dei tecnici Michelin, abbiamo utilizzato lo pneumatico posteriore a una pressione di 1.7 atm e l'anteriore a 2.3 atm, misurate dopo 40' di termocoperte e al termine di tre giri lanciati


Claudio Laurenti

Ecco come si presentava il Michelin Power Cup posteriore con il quale, al fine di verificarne la longevità, abbiamo percorso oltre 500 km di pista


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