Elkann e l'Anno Zero della Juventus

L'Anno Zero della Juventus, in campo e fuori. Un anno in cui il club ha dovuto sistemare le pendenze con la giustizia sportiva, chiudere i conti con il passato e programmare il futuro passando per un presente non semplice. Così John Elkann ha spiegato agli azionisti di Exor, la proprietà della Juventus, il 2023 della società più vincente del calcio italiano. Un lungo passaggio nella lettera di accompagnamento ai conti della capofila che si può riassumere in quattro key words e un'assenza. Le parole chieve: transizione, risanamento, Giuntoli e sostenibilità. Quella che manca: Massimiliano Allegri.

Non un dettaglio, anche se il ragionamento dell'azionista di maggioranza è costruito in maniera tale da essere a supporto della tesi spesso portata avanti dallo stesso Allegri contro i critici, e cioè che a lui fosse affidata la mission di riposizionare la Juventus nell'Europa che conta anche superando le criticità derivate da perdite economiche spaventose. Non si può, però, non notare come nell'atto ufficiale successivo all'azzeramento della dirigenza causa inchiesta sulle plusvalenze, lo stesso Elkann avesse esplicitamente indicato Allegri come punto di riferimento dell'area sportiva mentre adesso il nome messo nero su bianco è quello di Cristiano Giuntoli.

Dunque, il direttore sportivo sbarcato alla Continassa nel luglio 2023 proveniente dalla cavalcata scudetto del Napoli va considerato a tutti gli effetti da questo momento uomo azienda, espressione di quella proprietà che da sempre ha avuto un rapporto diretto con Allegri che da molti era stato considerata la garanzia maggiore sul prosieguo dell'avventura in panchina anche nell'ultimo anno di contratto.

Allegri non citato, Giuntoli presentato ricordando la nomina a "miglior direttore sportivo dell'anno ai Globe Soccer Awards" e chiamato a contribuire "a plasmare la Juventus del futuro". Come? Nel nome della sostenibilità, seguendo gli input della Uefa che chiede di tagliare i costi di stipendi e ammortamenti e valorizzare i giovani talenti emergenti provenienti dall'esperienza della Under 23 che ormai da un paio di anni rifornisce di calciatori la prima squadra.

Nessun cenno a investimenti massicci sul mercato che non è ancora realistico immaginare. Exor, infatti, ha appena messo mano a un aumento di capitale da 200 milioni di euro che porta a 900 il totale dal 2021 e per questo il 2023/2024 viene etichettato come l'"Anno Zero" del club, quello in cui "mettere le basi" per "il ritorno dentro e fuori dal campo". Allegri, insomma, non aveva obbligo di vincere, nessuno a Torino glielo ha chiesto e non sarebbe stato ragionevole visto il caos di partenza. Resterà? Dipende da Giuntoli, investito dei pieni poteri e alle prese con l'opera di costruzione del suo team così da poter entrare nel secondo anno di contratto nel pieno delle sue funzioni.

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