10 curiosità su Elisabetta II (e sul perché non teme Harry e Meghan)

Venticinquemila giorni sul trono. Tutti i record possibili Elisabetta II li ha battuti trasformando la sua vita in leggenda – ininterrottamente sul trono da 68 anni, è la monarca vivente che ha regnato più a lungo – ma su di lei c'è un'intera letteratura di curiosità (quasi) inedite. A metterle assieme ci ha pensato Lavinia Orefici, giornalista di VideoNews Mediaset, e autrice di Elisabetta II-Dalla a alla z (edito da Piemme), un dettagliatissimo volume in cui mescola chicche clamorose e racconti gustosissimi. Il risultato? Sembra di entrare con l'autrice a Balmoral – la preferita delle residenze di The Queen – e farsi accompagnare per mano in un racconto che si snoda per oltre mezzo secolo di Storia, quella con la s maiuscola. Ecco 10 curiosità su Lillibet, il soprannome della sovrana, e sul perché la Corona inglese non teme le intemperanze di Harry e Meghan.

La Regina senza passaporto e patente

«Ha viaggiato in 116 paesi ma Elisabetta II non ha il passaporto, mentre gli altri membri della famiglia reale sì. Del resto, è un documento rilasciato a suo nome, dunque per lei sarebbe superfluo averne uno. Quanto alla patente, non ha nemmeno quella: o meglio, non l'ha mai presa. Le auto sono una delle sue grandi passioni e la Regina prestò servizio come autista durante la Seconda Guerra Mondiale, motivo per cui è anche un ottimo meccanico. Non guida mai se non a Balmoral, soprattutto quando deve per far visitare la tenuta ai suoi ospiti, alcuni dei quali hanno svelato che la Sovrana guida a una velocità piuttosto elevata».

I segreti del Gin della Sovrana

«Non beve più vino, lo ha detto lei stessa durante un incontro ufficiale qualche anno fa, a differenza del marito, il principe Filippo, che è un grande intenditore di vino e buon cibo. In compenso ogni tanto sorseggia champagne – il Bollinger è il suo preferito - e il gin Dubonnet, un cocktail a base di un liquore francese. Nelle scorse settimane ha anche lanciato un nuovo business, il Buckingham Palace Gin, un dry gin da 45 euro a bottiglia. Si tratta di un'operazione di marketing non casuale: le casse di Palazzo hanno subito contraccolpo a causa del coronavirus, essendo stati chiusi i palazzi reali al pubblico, e questo è uno stratagemma commerciale per garantirsi qualche entrata extra con cui provvedere tra le altre cose alla manutenzione delle residenze reali».



Un inner circle impenetrabile

«I veri amici della Sovrana fanno parte di strettissima cerchia, pochissimi possono dire di conoscerla davvero e quasi tutti sono morti. Tra questi c'erano Margaret Rhodes, cugina prima della Regina, e Lord Porchester (i più maligni vociferavano che il conte fosse qualcosa più di un amico). Oggi è molto legata ai figli oltre che al conte e alla contessa di Carnarvon, proprietari del castello di Highclere (quello di Downton Abbey) e ancora ad Angela Kelly, sarta e confidente di sua Maestà, ammessa nella "bolla di Windsor" durante la quarantena. Quest'ultima è stata protagonista di una lite con Harry e Meghan per il cosiddetto "dramma della tiara", scoppiato qualche settimana prima del matrimonio tra i due: la Markle pressava per provare l'acconciatura con una determinata tiara, la Kelly si oppose (rispettando il protocollo di Palazzo), la Regina ha difeso l'amica rimettendo a posto il nipote e stoppando i capricci di Meghan».



Il futuro è una monarchia slim

«Il principe Carlo ha spianato la strada sul futuro della monarchia, che sarà decisamente slim: oneri e onori saranno nelle mani di pochi, dunque il parco dei "working royal" sarà ristretto, con una conseguente riduzione di spese e costi. Tradotto, in futuro i membri della famiglia reale che rappresenteranno esclusivamente la Corona saranno meno, tutti gli altri dovranno cercarsi un lavoro. La Regina sembra avere sposato la linea di Carlo ma i cambiamenti per ora sono soft viste anche le rimostranze dell'altro figlio, Andrea».

Perché il figlio Andrea è finito nei guai

«Il principe Andrea di York, il terzogenito della Regina, è nel pieno della bufera per lo scandalo Epstein, il milionario americano morto suicida e accusato di abusi sessuali e sfruttamento della prostituzione: tra presunti sex tape e carte desegretate, l'ex marito di Sarah Ferguson rischia grosso ma con la madre ha un rapporto d'acciaio. A lui sembra perdonare qualsiasi cosa, anche se lo ha costretto a dimettersi dalla vita pubblica e lo ha escluso dalle foto dal matrimonio della figlia Beatrice con il conte Edoardo Mapelli Mozzi. Gli altri legami familiari speciali? Quello con la nuora, la contessa Sophie di Wessex – la moglie del principe Edoardo - e poi ancora con il cugino, il principe Michael di Kent».

Perché non abdicherà mai

«Se c'è una cosa certa è che la 94enne Elisabetta II difficilmente abdicherà. È un'ipotesi che circola da decenni ma non è nei suoi piani, come ha esplicitamente detto in passato Margaret Rhodes, cugina prima della Regina. Quanto al futuro sul trono, William dovrà attende il suo turno perché tocca a Carlo succedere alla madre: nel 2018 il principe è già stato designato a capo del Commonwealth, scelta non scontata, e l'indicazione è chiara visto che la Regina ha delegato molto al figlio. Sua Maestà non viaggia più all'estero da tempo e di recente è toccato al principe accogliere Macron durante una visita ufficiale a Londra. Carlo sarà re ma non si sa quando».



La Corona non teme Harry e Meghan

«Dalla crisi per l'abdicazione di Edoardo VIII – a causa dell'amore con Wallis Simpson – fino al divorzio show tra Carlo e Diana, la Monarchia inglese ha vissuto tanti scandali e ne è uscita indenne. Per questo non ha nulla da temere dalla Megxit e i suoi derivati, come le presunte rivelazioni scottanti contenuto nel libro Finding Freedom, uscito anche in Italia in questi giorni. La Corona in questi otto mesi ha retto senza fibrillazioni, Harry e Meghan invece sono in cerca d'identità. Seppur da una posizione privilegiata, per ora sono due disoccupati di lusso: lui a Los Angeles appare spaesato, lei mostra persino ambizioni politiche ponendosi più distante che mai da Palazzo, perché i reali non si espongo su certi temi. Per far parlare, fanno cose contrarie alle logiche della famiglia reale e i rischi per loro sono sempre più alti».

L'amore tra William e Kate salvo grazie alla Regina

«Memore di ciò che accadde con Carlo e Dina – sulla carta era matrimonio perfetto, ma il risultato fu disastroso – la Regina voleva per William una moglie giusta. Dopo sei anni di fidanzamento tra lui e Kate Middleton ci fu una crisi (si dice a causa di una sbandata del principe per un'altra donna) e in quel momento a Kate i tabloid offrirono qualsiasi cifra per un'intervista: lei rifiutò ogni proposta e questo fu molto gradito da Elisabetta, che qualche tempo dopo incontrò la Middleton e diede la sua benedizione alla coppia, che ne frattempo si era ritrovata. Per il resto Kate non ne ha sbagliato una, nemmeno quando la stampa la massacrava per le sue origini borghesi. Con William, che ha il senso del dovere dei Windsor e lato umano della madre, formano la punta di diamante della Firm, la famiglia reale».



Il look iconic

«Elisabetta II ha fatto del look uno stile inconfondibile. Tutto è curato nei dettagli, dalle tinte pastello dei suoi abiti, i disegni dei suoi cappelli e persino i bordi degli ombrelli: da anni la Sovrana li usa rigorosamente trasparenti per fare in modo di essere sempre visibile al pubblico, ma con il bordino abbinato al colore del tailleur. Il primo le è stato regalato da un'amica e con gli anni ne collezionati decine sparsi in tutte le residente reali».

Cosa c'è nella borsetta di Sua Maestà

«Il patrimonio personale di Elisabetta II ammonta a circa 400 milioni di euro ma la Sovrana va sempre in giro senza soldi: l'unico giorno in cui entra in contatto con il denaro è la domenica, quando nella sua borsa vengono infilate banconote da 5 o 10 sterline da lasciare come offerta a messa. Quanto all'iconico accessorio, nel guardaroba di Lillibet ci sono 200 borse della griffe Launer, che per lei realizza dei modelli personalizzati con manici più lunghi e senza zip: dentro c'è un rossetto, sempre la nuance che la Clarins ha creato per la sua incoronazione nel 1953, qualche caramella alla menta, una penna, uno specchietto e gli occhiali da vista».

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