Lainati (Pdl): "A Roma non è ancora finita"

«Degli errori di Gianni Alemanno e del Pdl parleremo. Ma ora bisogna conquistare la Roma moderata, cattolica, in gran parte rappresentata dal Pdl, rimasta a casa. La capitale non può essere consegnata a un esponente della sinistra radicale come Ignazio Marino».

Giorgio Lainati, deputato Pdl, romano d'adozione, della commissione di Vigilanza Rai, forzista della prima ora (è stato il primo capo ufficio stampa di Forza Italia), uomo dell’inner circle berlusconiano così commenta con Panorama.it, a scrutinio ancora in corso, il deludente risultato del candidato del Pdl e riflette sull’imminente ballottaggio.

Che succede, on. Lainati: il Pdl in vantaggio in tutti i sondaggi, perché si blocca proprio a Roma? Dai dati sembra che a stare a casa sia stato soprattutto il centrodestra…

«È un dato negativo. Gli elettori del Pdl hanno fatto un errore a restare a casa…».

E il Pdl e il suo candidato di errori non ne hanno fatti?

«Alemanno ha già ammesso di aver fatto errori in questo quinquennio. Ma ora non andare a votarlo al ballottaggio significa consegnare la capitale a un esponente della sinistra radicale. E questo sarebbe un errore molto più grande di quello di decidere di penalizzare Alemanno».

Insomma, il Pdl e il candidato non hanno nulla da imputarsi?

«Bisognerà affrontare l’argomento ma ovviamente occorrerà farlo dopo il ballottaggio. Adesso è il momento dell’unità e della mobilitazione di tutti gli elettori di centrodestra per cercare di evitare la vittoria della sinistra e dei grillini a Roma».

Lei non teme che Marino al ballottaggio possa farcela con i voti di pezzi del Movimento Cinquestelle?

«Se non erro, un milione di romani non è andato a votare, lì dentro c’è il grande popolo del centrodestra, lì dentro ci sono i moderati».

Ma Alemanno non rappresenta esattamente la parte più moderata del Pdl nella cattolica Roma…

«Ora dobbiamo cercare di mostrare , come i sondaggi dicono, quell’immagine di consenso di cui il centrodestra gode in tutt’Italia, indipendentemente dalla storia politica di Alemanno».

YOU MAY ALSO LIKE