Drago d'oro, i 20 migliori videogiochi del 2014

La bambina che tiene testa al gigante. Non è il titolo stravolto di una vecchia canzone, ma una buona sintesi del Drago d’oro, il premio italiano assegnato ai migliori videogiochi. Con tre riconoscimenti a testa, i trionfatori della terza edizione sono stati il colosso Destiny, inno all’eccesso, portabandiera dell’immenso (nelle ambientazioni come nel budget); l’intimo, delicato, visionario e minimalista Murasaki Baby, storia per l’appunto di una bambina che si risveglia in un altrove assurdo, popolato dalle sue fantasie e dalle sue paure. Un orgoglio nostrano - lo sciovinismo è d’obbligo ma ben motivato - sviluppato dallo studio varesino Ovosonico.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Ovosonico
Tre premi per Murasaki Baby: miglior platform; miglior videogioco italiano; miglior realizzazione artistica tra i videogame tricolore.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Activision
Destiny è il trionfatore della serata. Si aggiudica il titolo di miglior gameplay, di miglior videogioco sparatutto e il Drago d'oro più ambito: quello di videogioco dell'anno.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Ubisoft
Due i Draghi d'oro per Assassin's Creed Unity: miglior ambientazione e miglior grafica.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Ustwo
La migliore app (tra i titoli indie) è l'ipnotico videogame Monument Valley.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Warner Bros
La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor s'impone nella categoria miglior videogioco di azione-avventura.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Nintendo
Super Smash Bros è il miglior videogioco casual.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Supergiant Games
Il Drago d'oro per la colonna sonora (tra i titoli indie) va a Transistor.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Nintendo
Mario Kart 8 è il miglior videogioco di corse.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Blizzard
Il miglior Dlc è Warlords of Draenor, espansione di World of Warcraft.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

The Astronauts
Il miglior titolo indie è The vanishing of Ethan Carter.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Nintendo
Il miglior personaggio è Bayonetta, protagonista del secondo capitolo dell'omonima saga.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Electronic Arts
Fifa 15 è il gioco più venduto del 2014.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Bandai Namco
Come miglior videogioco di ruolo vince Dark Souls II.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Electronic Arts
C'è anche il premio del pubblico, che va a Dragon Age: Inquisition.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Sony Computer Entertainment
La miglior sceneggiatura è quella di The Last of Us: Left Behind.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Ubisoft
Valiant Hearts: The Great War si aggiudica il premio speciale della giuria.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Konami
Il miglior titolo sportivo è PES 2015.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Blizzard
Il Drago d'oro per il miglior videogioco di strategia va a Hearthstone: Heroes of Warcraft.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Forge Reply
Tra gli italiani, il Drago d'oro per il miglior game design va a In Space We Brawl.

Drago d'oro 2014, tutti i vincitori

Digital Tales
La miglior realizzazione tecnica, sempre tra gli italiani, è quella di SBK14 Official Mobile Game.

Il doppio successo per Destiny e Murasaki Baby non è un cortocircuito logico, ma la fotografia fedele di un’industria che fonde il talento visionario, la capacità di osare, per sottrazione persino, con le mega produzioni e la sicurezza della serialità: due Draghi sono andati a Unity, nuovo capitolo della saga Assassin’s Creed; doppietta anche per Super Mario e la sua variegata banda, su kart e in versione pedonale combattente; nella rosa c’è World of Warcraft, con due lustri alle spalle e nemmeno una ruga.

Consuetudine internazionale – si veda il grande fiorire degli indie, anche sulle console next gen – rivista con specificità locali: l’urlo dei calcistici (Fifa 15 è il più venduto, con 800 mila copie; l’acerrimo nemico Pes 2015 rifiorisce su schermo e prende la palma del miglior sportivo), si affianca sul palcoscenico del Maxxi di Roma, sede della serata di premiazione, al sussurro che diventa voce di studi come Forge Reply e Digital Tales. Prove evidenti che una via nostrana ai videogame esiste eccome, non solo nel lancio col paracadute sui dispositivi mobili, dove un fallimento non lascia con le osse rotte e consente di rialzarsi e ripartire.     

Promosso dall’Aesvi, l’associazione di categoria dell’industria videoludica, il Drago d’oro è assegnato da una giuria di giornalisti della stampa generalista e specializzata. Che hanno voluto tributare (a ragione) un premio speciale a Valiant Hearts: The Great War, che colora di umanità la Grande Guerra, ponendosi agli antipodi di droni, esplosioni, robot ed esoscheletri spersonalizzati eppur sanguinolenti di altre saghe. Il pubblico, votando sul sito di Radio Deejay, ha invece scelto Dragon Age: Inquisition. Potere fantasy che non tramonta mai.

Alla serata, condotta da due terzi del Trio Medusa (uno dei membri è fermo ai box per un incidente sugli sci), erano presenti tutti i principali rappresentanti del cosmo tricolore dei videogame, dalle software house fino ai produttori delle console. Un’ottima occasione per ritrovarsi senza la frenesia della Games Week, altro appuntamento di riferimento, che sarà replicato dal 23 al 25 ottobre a Milano. Così come lo stesso Drago d'oro, nel 2016. A confermare la quarta edizione, dal palco del Maxxi, è stato Andrea Persegati, presidente dell’Aesvi: «Il drago» ha detto «è sempre più fiammeggiante. Il nostro medium è uno strumento di intrattenimento che ha la stessa dignità di altri. Non aveva una manifestazione di riferimento. Ora ce l’ha».

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