Quella «dolce morte» è da condannare

Nel 2018, Alessandra Giordano ha scelto il suicidio assistito, in una clinica svizzera. Ma non era malata terminale. Ora la giustizia ha ribaltato la sentenza che aveva assolto il presidente dell’associazione per l’eutanasia che l’aveva «istigata» nella sua decisione. Panorama aveva rivelato la vicenda.
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