Nel Def nuovi aiuti per bollette e benzina; cautela sul gas russo

Crescita vista al ribasso al 3,1%, deficit confermato al 5,6% e una proroga di 10 giorni sul taglio delle accise di 25 centesimi per il carburante. Questi i punti principali contenuti all’interno del Documento di economia e finanza (Def) che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri. "Il documento è stato approvato in leggero anticipo rispetto alle normali scadenze per essere propedeutico ad altri interventi di politica economica", spiega il ministro dell’Economia, Daniele Franco, in conferenza stampa. E il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, al termine del Cdm precisa come dopo Pasqua ci saranno degli interventi per aiutare famiglie e imprese, anche perché "non si può pensare di affrontare il 2022 con 5 miliardi a disposizione".

I numeri dell’economia

Una crescita che dunque passa da un 4,7% (previsione che era stata fatta tenendo conto di un un contesto dove la manifattura, le costruzioni e i servizi sarebbero migliorati grazie alle riaperture) al 3,1%. “E’ chiaro che la guerra in Ucraina ha causato un peggioramento nelle prospettive di crescita. Pesa l'aumento dei prezzi dell'energia (+13% rispetto a dicembre 2021), dei beni alimentari, ma pesa anche la fiducia degli investitori e dei consumatori che è diminuita”, spiega il Premier, Mario Draghi in conferenza stampa. Ma non solo perché anche il commercio internazionale sta colpendo l’economia italiana (la Russia rappresenta l’1,5% delle nostre esportazioni). La visione dell’Esecutivo non è però così negativa. Franco spiega come l’andamento dei conti a inizio anno è stato migliore delle attese e si prevede un indebitamento netto tendenziale pari al 5,1% nel 2022. Si confermano poi gli obiettivi di finanza pubblica per l'indebitamento netto fissato nella Nadef, al 5,6%: “quindi abbiamo un margine di azione per la politica economica di circa mezzo punto percentuale", spiega Franco.

Oltre ai dati economici di revisione della crescita e del debito nel Def è anche presente una proroga per alleggerire la spesa di carburante fatta dagli italiani. Franco ha infatti dichiarato che è stato firmato un decreto interministeriale con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, per estendere fino al 2 maggio l'abbattimento delle accise (25 centesimi) sulla benzina e il gasolio. Non vengono inoltre escluse altre misure di aiuto alle famiglie e imprese, dal governo visto il nuovo quadro economico. Draghi ha infatti sottolineato come il governo farà tutto ciò che è necessario per aiutare, restando sempre all’interno “di una cornice di decisione europea e di equilibrio dei conti”. “Siamo molto consapevoli del disagio sociale e siamo pronti ad intervenire come abbiamo fatto nel passato (ad oggi sono stati fatti tre decreti legge usando 15,5 mld: 10 mld sono servite per abbattere il costo dell’energia e 4,6 per altri interventi come i sostegni ai profughi e per sostenere il settore automobilistico). Nelle prossime settimane capiremo come finanziare (le nuove misure)”, conclude il Premier.

Le riforme

Draghi bacchetta i partiti sostenendo che il governo e le forze politiche devono "dare fiducia e mostrare che si puo' affrontare l'emergenza e continuare il percorso del Pnrr e delle riforme. Bisogna mettere il governo nelle condizioni di affrontare queste due sfide e per questo serve unità". “Non è che le riforme vadano proprio male - continua il Premier- il codice degli appalti è stato approvato, la concorrenza... oggi siamo alla delega fiscale e alla riforma del Csm", insomma "sono stati fatti dei passi avanti". E poi conclude sottolineando come proprio sulla delega fiscale si stanno valutando tutte le possibilità (e dunque anche la fiducia). Ricordiamo infatti che ieri la seduta in commissione Finanze alla Camera era stata rimandata ad oggi. L’opposizione del centrodestra e soprattutto della Lega continua: “Nonostante la buona volontà messa in campo dal centrodestra, non ci sono le condizioni, al momento, per approvare la delega fiscale: chi cercherà forzature senza accordo di maggioranza si prenderà la responsabilità di mettere in difficoltà il governo". Lo dichiarano i deputati della Lega Massimo Bitonci e Alberto Gusmeroli, rispettivamente capogruppo in commissione bilancio e vicepresidente della commissione Finanze alla Camera. La posizione della Lega sulla delega fiscale era prevista - ha spiegato Draghi - quindi andremo avanti. “Non è la prima volta che la Lega si oppone, c’è stato un voto in Commissione, è stato vinto dal governo due volte, speriamo di vincere di nuovo".

Cautela sul Gas russo

«Preferiamo la pace o stare con il condizionatore acceso?». Il premier così sulla questione del gas russo, soprattutto sul possibile embargo europeo in corso di valutazione nel pacchetto delle sanzioni che non ha ancora visto la luce. Draghi ha aggiunto che al momento fino ad ottobre la situazione è sotto controllo. I problemi quindi comincerebbero in autunno. "Noi andiamo con quello che decide l'Ue. Se ci propongono l'embargo sul gas siamo contenti di seguire la linea. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se il prezzo del gas può essere scambiato con la pace"..

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