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David Lynch, 70 anni per l'affascinante esploratore dell'inconscio - Foto

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Il regista David Lynch e la sua montatrice storica Mary Sweeney al Festival di Cannes prima della presentazione del film "Twin Peaks - Fuoco cammina con me", 15 maggio 1992.
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I registi statunitensi Robert Altman (a sinistra) e David Lynch al pranzo speciale organizzato in occasione del cinquantenario del Festival di Cannes, 11 maggio 1997.
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L'attrice Sharon Stone e il regista David Lynch al 55° Festival di Cannes, 15 maggio 2002
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David Lynch al Festival di Cannes prima della proiezione del suo film "Twin Peaks - Fuoco cammina con me", 15 maggio 1992.
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David Lynch nella pausa di un'intervista all'auditorium del Parco della Musica di Roma, 13 gennaio 2006
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Il produttore e regista David Lynch posa in compagnia dell'attrice italiana Isabella Rossellini dopo esser stato premiato con la Palma d'oro per il suo film "Cuore selvaggio", 21 maggio 1990, Festival di Cannes.
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L'attrice Laura Dern, il regista David Lynch e l'attore Justin Theroux al photocall per il Leone d'oro alla carriera e per la presentazione del film "Inland Empire - L'impero della mente" alla Mostra del cinema di Venezia, 6 settembre 2006.
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Le attrici Laura Dern e Naomi Watts con il regista David Lynch dopo la proiezione del film di John Curran "I giochi dei grandi" al Cafe Des Artistes, 8 gennaio 2005.
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David Lynch celebra il premio per la miglior regia (ex aequo con Joel Coen per "L'uomo che non c'era") ricevuto al Festival di Cannes per il suo film "Mulholland Drive", 20 maggio 2001.
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Il cast del film americano "Una storia vera" (1999). Da sinistra l'attore Harry Dean Stanton, la montatrice Mary Sweeney, il regista David Lynch e gli attori Sissy Spacek e Richard Farnsworth, Festival di Cannes, 21 maggio 1999.
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David Lynch alla mostra "David Lynch - Dark Splendor", con le sue opere, a Breuhl, Germania, 20 novembre 2009.
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David Lynch posa con il Leone d'oro alla carriera prima della proiezione del suo film "Inland Empire - L'impero della mente", Mostra del cinema di Venezia, 6 settembre 2006.
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David Lynch di fronte a una delle sue opere d'arte a Parigi, 1 marzo 2007, Cartier Foundation for Contemporary art, mostra "The Air is on Fire".
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David Lynch ad Helsinki, 5 novembre 2007.
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Il regista David Lynch (a sinistra) e il musicista Ringo Starr sul palco di un evento benefico della David Lynch Foundation, El Rey Theatre, Los Angeles, 20 gennaio 2014.
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David Lynch posa a La Cinematheque Francaise di Parigi, 13 ottobre 2010.
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David Lynch arrriva con la moglie alla cerimonia degli American Film Institute Awards a Beverly Hills, 5 gennaio 2002.
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Il regista David Lynch in una serata di beneficenza della sua Fondazione David Lynch, New York, 3 dicembre 2013.
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L'attrice Emily Lynch, il regista David Lynch e il figlio Riley Lynch all'evento di raccolta fondi "Alliance Of Moms Giant Playdate", 9 maggio 2015, Los Angeles.

Enigmatico, complesso, affascinante, col suo taglio di capelli plastico e catapultato verso la vita, David Lynch il 20 gennaio compie 70 anni.

Instancabile, indagatore dei meandri imperscrutabili della mente, oggi vive in una casa museo piena delle opere d'arte da lui realizzate e sta per tornare con una nuova versione della serie tv Twin Peaks, uno sei suoi successi più importanti. Anni fa ha creato la David Lynch Foundation for Consciousness - Based Education and World Peace, che porta la pratica della meditazione nelle scuole americane.

La meditazione e le idee serbate dall'inconscio

"Ho trovato un modo per accendere la luce in un mondo dove il buio abbonda", ha detto. "A me la meditazione ha cambiato la vita. Non è un culto, non è una chiesa, non abbisogna di riti. È tutto dentro di noi". E ancora: "Quando ho iniziato a meditare soffrivo d'ansia, avevo paura, ero colmo di rabbia e anche se qualcuno le considera cose positive, di fatto possono ucciderti. La meditazione mi ha aperto il cervello. Ora ho a che fare con il mazzo di carte completo, non solo con le solite cinque o sei".

"I miei film raccontano di strani mondi dove non puoi entrare a meno di non costruirli tu stesso, amo andare in questi strani mondi"

La creatività di Lynch è multiforme e spesso onirica: "Mi innamoro di un'idea e poi cerco di realizzarla, la seguo, la curo, amo farlo. Cinema, dipinti, fotografie, più fai più idee ti vengono e più ne trai godimento. Credo che le idee esistano al di fuori di noi, in una terra astratta dell'inconscio e solo quando volano nella nostra coscienza siamo in grado di catturarle".

Film al di fuori dei confini

Al cinema David Lynch ci ha regalato immaginifici viaggi nell'inconscio, nelle paure umane, nei sogni, nelle depravazioni, con The Elephant Man(1980), Velluto blu (1986), con Isabella Rossellini sua musa e amante, Cuore Selvaggio (1990), Mulholland Drive (2001).

Non ha mai vinto un Oscar, ma è stato candidato quattro volte, nell'81 per la sceneggiatura e la regia di The Elephant Man, nell'87 per la regia di Velluto Blu e nel 2002 per Mulholland Drive, che gli ha regalato però la Palma d'oro alla regia a Cannes.

Caratteristico di tutta l'opera di Lynch è il sogno come veicolo di connessione della trama e dei personaggi. I suoi progetti, spesso astratti, non vengono mai spiegati. "I miei film raccontano di strani mondi dove non puoi entrare a meno di non costruirli tu stesso, amo andare in questi strani mondi".  

Twin Peaks, la serie cult

David Lynch è nato il 20 gennaio 1946 a Missoula, nel Montana, una di quelle piccole città che da ha amato raccontare nei suoi film e nella sua serie tv più famosa, I segreti di Twin Peaks. Con i misteri attorno a Laura Palmer, negli anni Novanta ci ha portato ai confini dell'horror e del soprannaturale, ci ha immerso in ambientazioni grottesche e bizzarre, inquietanti e fascinose. Grazie alla sua singolarità e al distacco stilistico rispetto ai programmi del palinsesto televisivo dell'epoca, la serie è diventata presto oggetto di culto.

Alla fine del 2014 è stata annunciata la produzione di una nuova serie revival, ambientata nel presente, ora in produzione. 

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