Il palazzo crollato a Dacca e altre foto del giorno, 24.4.2013

EPA/BELGOROD REGIONAL INTERIOR MINISTRY

24 aprile 2013. Un fermo immagine di un video diffuso dalle forse di polizia mostra l'arresto di Sergei Pomazun a Belgorod, nella Russia meridionale.

L'uomo è sospettato di essere l'autore della strage compiuta in un negozio di caccia, in pieno centro, lunedì scorso: l'uomo aveva ucciso in tutto sei persone, tra cui due studentesse di 14 e 16 anni. Oltre milleduecento gli uomini impegnati nella sua ricerca. L'uomo è stato catturato mentre cercava di eludere l'accerchiamento della polizia vicino la stazione ferroviaria di Belgorod; ha cercato di sfuggire, ferendo anche un poliziotto. Resta ancora sconosciuto il movente della strage e le autorità hanno deciso di sottoporre Pomazun a perizia psichiatrica. Intanto per oggi e domani, sono indette due giornate di lutto cittadino. Uscito dal carcere l'anno scorso, il 32enne risultava già pregiudicato per diversi crimini tra cui furto e violenze contro le forze dell'ordine. Dopo la sparatoria, Pomazun era scappato a bordo di una Bmw, la stessa su cui era arrivato al negozio, trovata poi in un altro quartiere di Belgorod. Le autorità avevano anche fissato una ricompensa per chi avesse fornito informazioni utili a catturarlo.


ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

24 aprile 2013. A Londra, la truppa dell'Artiglieria reale britannica (l'unità cerimoniale dell'esercito) a cavallo galoppa attraverso Gloucester Green, in Regent's Park, nel corso dell'ispezione annuale.


ULI DECK/AFP/Getty Images

24 aprile 2013. A Karlsruhe, in Germania, i membri del primo Senato della Corte costituzionale federale tedesca (da sinistra: Michael Eichberger, Johannes Masing, Ferdinand Kirchhof, Reinhard Gaier e Wilhelm Schluckebier) annunciano il verdetto sul "Database antiterrorismo". La Corte ha confermato la costituzionalità della banca dati a scopo di sicurezza per combattere i violenti estremisti, ma ha invitato i legislatori a rafforzare la protezione dei diritti civili.


EPA/WAHEED KHAN

24 aprile 2013.  Almeno due poliziotti sono stati feriti in una esplosione a Quetta, capoluogo della provincia sud occidentale pachistana del Baluchistan, in Pakistan. Lo riferisce la polizia ai media locali. Si tratta della sesta esplosione nelle ultime 24 ore nella città dove sono attivi gruppi separatisti e militanti islamici. L'ordigno era su una bicicletta vicino alla stazione di polizia di Kechi Baig. Oggi 13 persone sono state ferite da uno scoppio davanti a un ospedale e ieri sera quattro attacchi esplosivi, tra cui un autobomba, hanno fatto sei morti e oltre 40 feriti.


S.KODIKARA/AFP/Getty Images

24 aprile 2013. In un carcere di Colombo, in Sri Lanka, alcuni prigionieri partecipano a una gara di tiro alla fune durante le celebrazioni del Capodanno cingalese e tamil. Il nuovo anno è iniziato il 14 aprile, ma giochi tradizionali sono organizzati su tutta l'isola, per celebrare l'occasione, anche nelle settimane successive.


NARINDER NANU/AFP/Getty Images

24 aprile 2013. Braccianti indiani al lavoro nella mietitura del grano, in un campo alla periferia di Amritsar, nello Stato del Punjab, il principale produttore di grano dell'India, che contribuisce al fabbisogno di quasi il 70 per cento del totale nazionale.


EPA/IGOR KOVALENKO

24 aprile 2013. Una manifestazione in piazza Ala-Too, nel centro di Bishkek, in Kirghizistan, per esprimere malcontento verso l'operato del Parlamento e chiederne lo scioglimento.


Gli scatti di oggi ci conducono a Dacca, in Bangladesh, dove il crollo di un palazzo ha causato la morte di circa 100 persone; a Belgorod, in Russia, dove è stato arrestato il presunto assassino di sei persone, uccise lunedì in un agguato; a Karlsruhe, in Germania, nella sede della Corte costituzionale federale tedesca; in un carcere di Colombo, in Sri Lanka; in Regent's Park a Londra; nei campi di grano alla periferia di Amritsar, in India; a Bishkek, in Kirghizistan e a Quetta, il capoluogo della provincia sud occidentale del Baluchistan, in Pachistan, dove nelle ultime 24 ore sei esplosioni opera di gruppi separatisti e islamisti.


"Immagini che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo,  mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal  ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che  inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a  vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica  la selezione; ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione, non solo "documento", ma soprattutto  espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e  rappresentativo."

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