Cucine da Incubo e cucina in tv

Ieri sera è partito un nuovo programma culinario: Cucine da Incubo (Fox Life, produzione Endemol).  Senza volersi atteggiare a critico televisivo, il programma a me è piaciuto molto, è fatto bene anche se è economico, non ha pretese che non riesce a mantenere e soprattutto si sentono gli odori.

Per la verità si sente la puzza.  Più volte l'espressione dello chef Cannavacciuolo si è accartocciata per alimenti avariati, vecchi, cotti male o cucinati peggio.  Credo sia l'unico programma (insieme a Masterchef) nel quale si possano percepire gli odori (o in questo caso le puzze), e non è cosa da poco.  A quanti sarà venuto da chiedersi come mai la cucina in tv funziona tanto anche se non si sentono sapori e profumi.  In teoria dovrebbe essere come un programma musicale al quale manca l'audio.  Come si fa?  Perché la cucina ha tanto successo in tv?

A questo bisognerebbe aggiungere la diffusa convinzione popolare che in tv è tutto finto, costruito, inventato.  Se fosse così probabilmente i cuochi televisivi sono solo degli eccezionali decoratori.   Fanno corsi estetici nei quali una vernice o una lacca lucida sono più importanti del timo o della noce moscata.  Mi piacerebbe immaginare Joe Bastianich costretto a ingoiare cose al limite del velenoso (ma bellissime esteticamente), e a dire che sono fantastiche.  Forse è a questo che si riferisce quando dice “Vuoi che muoro?”

Partendo da queste osservazioni, mi è venuta un'idea: perché non fare un programma televisivo nel quale si rifanno tutte quelle ricette proposte il giorno prima in tutti i programmi di cucina per verificarne la reale riuscita?  Chiamerei il programma C.V.R.T (Comitato di Verifica Ricette Televisive).  Si potrebbe scoprire se  le ricette della Parodi a base di corn-flakes tritati o patatine del sacchetto sono realmente così semplici ed eccezionali.  

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