Come ti creo una fake news. Il nuovo Pizzagate

Le elezioni Usa si avvicinano, la campagna sta entrando nel vivo, e online gli amanti delle fake news si stanno già mobilitando, alla ricerca di un nuovo Pizzagate. Per chi non conoscesse quella gustosissima storia, è una teoria totalmente falsa ma incredibilmente diventata virale nel 2016, che costò a Hillary Clinton molti, moltissimi voti.

Nacque su Reddit da una pretestuosa interpretazione di un messaggio totalmente innocuo trovato nelle email trafugate a John Podesta, capo del comitato elettorale di Hillary Clinton, e pubblicate da WikiLeaks, in cui si citava la pizzeria Comet di Washington. In breve, i complottisti dissero che la pizzeria era la base per una rete di pedofili del Partito democratico americano. Una rete che aveva la sua capa in Hillary Clinton. E che trovava la sua copertura ordinando "pizze" tramite mail, che altro non erano che bambini. La scemenza si diffuse subito su blog e social estremisti; fu approfondita, raccontata e ingigantita per mesi dai commentatori trumpiani, tra cui il popolarissimo Alex Jones (del sito estremista Infowars); portò il padrone di quella pizzeria a subire ogni tipo di insulti e minacce; e portò addirittura a una sparatoria all'interno del locale.

Quattro anni dopo, nonostante persino i commentatori trumpiani abbiano chiesto «scusa» per quella bufala, ritornano tutti gli ingredienti. Le elezioni alle porte (allora 2016, oggi 2020); un gruppo di potere "malvagio" (sempre il partito Democratico, allora Clinton oggi Biden); un dettaglio (allora le mail, ora delle foto); un junk food (prima la pizza, ora il gelato)

Il protagonista è il Jani's Ice Cream, catena di gelaterie con base in Ohio che conta 47 filiali. Il dettaglio è che sia Joe Biden che Nancy Pelosi hanno rivelato di adorare quella marca di gelato. Biden ci avrebbe speso addirittura 11 mila dollari durante la sua campagna elettorale. E insomma, se la pizza era una copertura per la pedofilia, il gelato lo è per gli omicidi. La fondatrice della marca di gelati, Jeni Britton Bauer, è una supporter democratica il cui mentore è stato il fondatore di L Brands, che tra l'altro possiede Victoria's Secret e Abercrombie and Fitch. Questo qua era grande amico e collaboratore di Brian Epstein, e addirittura sarebbe stato accusato di procurargli alcune donne. Una volta che avete solo due gradi di separazione (Biden ➝ gelato ➝ fondatrice del gelato ➝ padrone di Victoria's Secret ➝ Brian Epstein) il gioco è fatto. Tutti quegli ordini di gelato sono solo coperture per omicidi, stupri e torture. La teoria è completamente insensata, quindi promette bene. Joe Biden stia attento.

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