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Come rendere antisismica la tua vecchia abitazione

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ANSA/MASSIMO PERCOSSI
La torre di Amatrice distrutta dal terremoto del 30 ottobre 2016
ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
Norcia, 30 ottobre 2016, un muro crollato dopo la scossa
ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
Norcia, la fenditura nel suolo aperta dopo la scossa di terremoto del 30 ottobre
ANSA/ ALBERTO ORSINI
Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro del paese distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l'Italia centrale.
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Quello che resta della Chiesa di Sant'Agostino ad Amatrice dopo il terremoto del 30 ottobre 2016
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Amatrice, 24 agosto 2016.
ANSA/FLAVIO LO SCALZO
Vigili del fuoco a Amatrice, 25 agosto 2016 . ANSA/FLAVIO LO SCALZO
ANSA/FLAVIO LO SCALZO
Vigili del fuoco a Amatrice, 25 agosto 2016
ANSA/FLAVIO LO SCALZO
Ad Amatrice, i vigili del fuoco coprono i corpi senza vita delle persone rimaste schiacciate dal crollo dei palazzi durante le scosse di terremoto che ha coinvolto il Centro Italia 25 agosto 2016
ANSA/ANGELO CARCONI
Fonte del Campo, vicino ad Accumoli. Padre e figlio davanti alle macerie di una casa mentre i soccorsi scavano per salvare chi è rimasto intrappolato dopo le scosse del terremoto del 24 August 2016
ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
Un uomo piange sulle macerie della sua casa ad Amatrice il 24 agosto 2016
ANSA/ALBERTO ORSINI
Danni provocati del forte terremoto che ha colpito Accumoli (Rieti), 24 agosto 2016
ANSA/ALBERTO ORSINI
Danni provocati del forte terremoto che ha colpito Accumoli (Rieti), 24 agosto 2016
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Danni provocati del forte terremoto che ha colpito Accumoli (Rieti), 24 agosto 2016
Giuseppe Bellini/Getty Images
Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) 24 agosto 2014. Una veduta dall'alto delle abitazioni ridotte in macerie dal sisma.
Giuseppe Bellini/Getty Images
Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) 24 agosto 2014. Una veduta dall'alto delle abitazioni ridotte in macerie dal sisma.
Giuseppe Bellini/Getty Images
Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) 24 agosto 2014. Una veduta dall'alto delle abitazioni ridotte in macerie dal sisma.
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Amatrice, 24 agosto 2016. Una donna viene tratta in salvo da un gruppo di soccorritori.
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Amatrice, 24 agosto 2016. Le macerie del centro in provincia di Rieti.
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Amatrice, 24 agosto 2016. Strade devastate del centro in provincia di Rieti.
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Amatrice, 24 agosto 2016.Volontari e squadre di soccorso scavano tra le macerie.
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Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro del paese distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l'Italia centrale.
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Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro del paese distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l'Italia centrale.
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Alcuni abitazioni distrutte a Castelluccio di Norcia, 1 novembre 2016.
Ansa/Olycom
La chiesa di San Benedetto a Norcia, prima e dopo il devastante terremoto del 30 ottobre

Il terremoto che sta continuando a devastare l'Italia centrale, distruggendo completamente interi paesi e estinguendo quasi intere comunità, ha riportato al centro del dibattito la necessità di adeguare le abitazioni agli eventi sismici. L'italia, purtroppo, come viene ribadito in queste ore dall'Ingv, è un Paese che per sua natura è altamente a rischio eventi sismici. E la storia sia recente che passata ce lo ha ricordato.  

Dunque, si può trasformare le vecchie case in edifici antisismici? Lo si può fare e anche prezzi contenuti. Non occorre demolire e ricostruire ma solamente apportare piccole modifiche strutturali tali da rendere l’edificio ”dinamico” alle scosse sismiche.

Con questo articolo scritto a seguito del sisma che colpì l'Emilia Romagna nel 2012, Panorama.it, si era già occupato dell'argomento. Ecco che cosa ci suggerì l'esperto contattato. E i suoi suggerimenti sono sempre attuali.  

Paolo Frediani,  sismologo e direttore dell’Osservatorio Sismico Apuano, dodici anni fa,  ha ristrutturato la propria abitazione, una struttura costruita negli anni Cinquanta,  rendendola “resistente” al terremoto con un investimento di "soli" 48 milioni di lire che grazie alle detrazioni, sono diventati poco più di 20 milioni. In sostanza, 10-13 mila euro circa.

Geometra Paolo Benvenuti, lei ha progettato e seguito la ristrutturazione dell’abitazione del sismologo Paolo Frediani. Com'è riuscito a trasformare la vecchia villetta in un’abitazione che non uccide?  
I cedimenti strutturali che si verificano durante un sisma sono dovuti in gran parte all'enorme quantità di peso che la struttura “portante” dell'edificio deve sopportare. In particolare, mi riferisco al tetto. Durante un evento sismico tutti questi carichi passano da una situazione “statica” ad una “dinamica” in modo repentino ed è questo che ne favorisce il crollo. La problematica principale della villetta del sismologo Frediani costruita circa sessanta anni fa,  era quella innanzitutto di legare le quattro pareti costruite in epoche diverse e con materiali differenti.  Quindi, per rendere l’edificio dinamico, capace di assorbire il sisma, abbiamo dovuto costruire un cordolo all’altezza del solaio e lo abbiamo fissato alla muratura verticale, ovvero alle pareti, con tondini di acciaio e collante chimico. Poi abbiamo realizzato ex novo  una struttura  in acciaio per  la copertura. Questo ha permesso di  alleggerire il tetto.

Ma nel dettaglio  quali sono state le fasi principali della ristrutturazione antisismica?
Volendo mantenere nel locale sottotetto, un vano fruibile, si è pensato di modificare la struttura come da classica capanna con le falde a pendenza diversa, ad una copertura mista a capanna e a padiglione, questo ultimo fatto dovuto anche ad esigenze urbanistiche.
Per realizzare il progetto occorreva un materiale leggero, maneggevole, coibentante e facilmente sagomabile proprio considerando la forma della copertura.
L'abbinamento che abbiamo scelto è stato tra acciaio e pannelli autoportanti ardesiati. In questo modo si è evitato di aggiungere  le  tegole che sono pesanti  e durante il sisma diventano pericolose. Le travi, invece, sono state collegate tramite idonee piastre di distribuzione ad un cordolo in calcestruzzo armato in modo da scaricare il peso di tutta la struttura sulla sottostante muratura.  E’ fondamentale sottolineare che durante tutta la durata del cantiere, non è stato demolito il solaio e questo ha permesso a coloro che vi abitavano di non lasciare mai la villetta.


Con questo metodo di quanto è riuscito ad alleggerire il tetto?
Di circa due terzi. In sostanza, con il metodo classico,  il solaio in laterocemento e calcestruzzo avrebbe avuto un peso medio per metro quadrato di circa 290 chilogrammi  mentre con il metodo antisismico abbiamo ridotto il peso a 100 kg per metro quadrato.

Oggi,  quanto può costare un intervento come quello appena descritto?
Calcolando  una superficie di circa 90-100 metri quadrati, realizzare una ristrutturazione antisismica,  può costare da 20 e 30 mila euro circa.

Ed è possibile intervenire con altrettanta facilità anche negli appartamenti? E con che costi?
Negli appartamenti è più impegnativo anche perché il progettista deve necessariamente verificare e analizzare tutta la struttura portante dell’edificio e poi intervenire eventualmente sulla singola unità. Ma ad esempio l’istallazione di una catena che serve per collegare ovvero tenere unite, le due facciate opposte di un palazzo il costo può variare dagli 800 ai 1.200 euro a seconda della  dimensione. Anche questo è un intervento antisismico, certamente minimo, ma pur sempre funzionale.  

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