Le Città invisibili in Veneto si svelano con un Flash Book Mob

Città invisibili. Immagina la tua città, progetta il tuo futuro

Città invisibili è un progetto complesso e articolato, che, partito ad ottobre 2012, si chiuderà a giugno di quest’anno e avrà il suo culmine nella giornata di martedì 23 aprile con un flash book mob fenomenale. Nel mezzo: una Biennale di Letteratura e Cultura per l’infanzia, un Festival Itinerante per Ragazzi e la creazione di una Rete di Scuole d’Eccellenza.

Città invisibili è la più grande rete culturale di comuni e scuole del Veneto dedicata a bambini e ragazzi: parliamo di 41 città e 800 classi tra scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria.
Città invisibili nasce da una ricerca dell'Università di Padova, per poi seminare e crescere in comuni, scuole, biblioteche, istituzioni e associazioni culturali di tutto il Veneto.

Lo scopo non è solo quello di promuovere la cultura e la letteratura per bambini e ragazzi, ma soprattutto quello di creare una rete di spazi di incontro in cui educare alla cultura tutti i cittadini del Veneto, accrescere la consapevolezza del patrimonio culturale del proprio territorio e della ricchezza di possibilità che offre la letteratura per l’infanzia oggi.

Città invisibili, che si svelano diventando visibili quando finalmente le osserviamo con occhi più consapevoli, riecheggiando così le celebri e poetiche Città invisibiliraccontate dal Marco Polo di Italo Calvino.

Marnie Campagnaro , del Gruppo di Ricerca sulla Letteratura per l'Infanzia all’Università di Padova, è la testa di questo bellissimo progetto, che ha richiesto più di un anno di lavoro di studio e progettazione, non solo a lei, ma ad una vera e propria squadra di esperti di pedagogia, letteratura, cultura e sociologia (i nomi li trovate tutti qui ).

Marnie Campagnaro sottolinea l’importanza dell’attività formativa su genitori e insegnanti, che spesso hanno una conoscenza superficiale della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza.

“Abbiamo cercato di educare alla scelta di libri per ragazzi che affrontassero i temi più critici. Sono libri importanti perché sollevano domande e aprono al dialogo e alla riflessione, anche estetica.
Sono uno stimolo per parlare di temi complessi, senza bisogno di censurare o edulcorare la realtà, con la leggerezza delle parole dei grandi scrittori per ragazzi.
Bisogna sempre tenere presente che, per bambini e ragazzi, la letteratura e i libri hanno lo stesso valore che hanno per gli adulti: sono lo specchio per raccontare sé stessi e i propri sentimenti attraverso l’esperienza di altri.
I ragazzi hanno bisogno di storie, l’importante è intercettare quali sono le storie che gli interessano.”

Lo scopo del progetto è quello di promuovere la lettura, certo, ma è anche quello di educare e creare dei cittadini più consapevoli. La consapevolezza viene anche dalla capacità di pensiero autonomo, così, spiega Marnie:

“Abbiamo convinto gli insegnanti dell’importanza della divergenza: è importante che di fronte ad un libro ci siano opinioni differenti. Non esiste solo il pensiero classificatorio, ma anche quello analogico e metaforico. È fondamentale che ci sia una visione “altra”. La ricchezza porta a varietà e proprio nella varietà si può trovare anche sé stessi.”

Città invisibili è un’esperienza unica e preziosissima in tempi come questi. È la collaborazione tra enti pubblici, associazioni e istituzioni del territorio per creare una rete di sensibilizzazione estetica e culturale, partendo dalla risorsa più grande che abbiamo: i nostri bambini e ragazzi.

“Oltre al lavoro di tante persone, è bene ricordare l’importanza di chi ha voluto investire in questo progetto, in particolare la Regione Veneto (la Vice Presidenza e l'Assessorato alla Cultura), che in tempi di grandi tagli è stata molto generosa e lungimirante nel capire che seminare, coltivare ed educare, conoscendo meglio sé stessi e ciò che ci circonda è il regalo più grande che si possa fare ai cittadini del futuro.”

Sarebbe bello veder sorgere Città invisibili qua e là in Italia. La proposta di allargare l’esperienza c’è, ma la prima qualità di questo progetto è proprio la sua complessità e non è facile ricreare una sinergia tale di forze ed energie così diverse, bisogna saper cogliere la sfida e adattarla al proprio territorio.

Nel frattempo una possibilità di partecipazione c’è, anche per chi è fuori dal progetto: il 23 aprile alle 9.15 incontratevi nelle vostre città, davanti alle vostre scuole o alle vostre biblioteche, e leggete una pagina del vostro libro.
Sommate le voci, accumulate le storie e donatele a chi passa vicino a voi. Testimoniate il vostro flash book mob e inviate i vostri video (di massimo 30 secondi) a comunicazione@cittainvisibili.org , i migliori verranno scelti per un video promozionale dell’iniziativa.

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