Christian Boltanski. Dopo

©Christian Boltanski /Ufficio Stampa Fondazione Merz
Christian Boltanski, Théâtre d’ombres, 1984 Dimensioni variabili
©Christian Boltanski/Ufficio Stampa Fondazione Merz
Christian Boltanski, Hôtel de Immigrantes, Buonos Aires, 2012
©Christian Boltanski/Ufficio Stampa Fondazione Merz
Christian Boltanski Chance, 2011 Padiglione Francia. 54. Mostra Internazionale d’Arte di Venezia
ESC Pompeia, São Paulo, Brazil ©Christian Boltanski
Christian Boltanski, 19.924.458 +/-, 2014
©Christian Boltanski /Ufficio Stampa Fondazione Merz
Christian Boltanski Les regards, 1993/2006 Fotografie in B/N, dimensioni variabili
©Christian Boltanski /Photo Marek Kruszewski
Christian Boltanski, Geist(er), Kunstmuseum Wolfsburg, 2013
©Christian Boltanski /Photo Pedro Valenzuela
Christian Boltanski Animitas, 2014 56. Mostra Internazionale d’Arte di Venezia
Courtesy : Kewenig Berlin | Palma de Mallorca © Christian Boltanski
Christian Boltanski, Sombras, 2015 La Lonja, Palma de Mallorca
©Christian Boltanski © MONA, Museum of Old and New Art, 2010.
Christian Boltanski The Life of C.B. 2010. Live video feed from the artist’s studio, Pari
©Christian Boltanski /Ufficio Stampa Fondazione Merz
Portrait devant Chance, Venise, 2011

Christian Boltanski, noto artista concettuale francese, è in mostra dal 3 novembre 2015 al 31 gennaio 2016 negli spazi della Fondazione Merz di Torino. "DOPO" si sviluppa nell'intero spazio della Fondazione ed è concepita come un’ istallazione totale, un unico racconto corale: la storia e il tempo di svolgimento della vita umana costituiscono la materia del lavoro di Boltanski, la vulnerabilità è la sua forza e la riflessione sull'assenza è il suo modo per dire la passione per il reale.

Per questo Boltanski costruisce archivi, muove ombre nello spazio, riporta alla superficie ricordi dimenticati attraverso volti e occhi di sconosciuti che affiorano da fotografie recuperate, fa risuonare il battito del cuore all'unisono con i ritmi della storia, costruisce scenari di abiti per non disperdere i racconti dei singoli, indaga il caso, sfida con ironia la caducità delle cose e propone l'arte della durata.

Il percorso espositivo si apre con circa 200 grandi fotografie stampate su tessuto, sospese al soffitto e in movimento nello spazio espositivo. I volti e le immagini di piccole quotidianità arrivano dall'archivio personale di Boltanski, che negli anni ha raccolto storie concentrate in sguardi, ritratti e scatti. Il moto continuo impresso alle immagini sospese nel vuoto è un invito a lasciarsi  andare al flusso del tempo e della memoria: le foto girano come i fatti della vita, si può decidere di inseguirle con lo sguardo o muoversi dietro loro, ma poi alla fine bisogna lasciarle andare e pensare al ‘dopo’.

Christian Boltanski. Dopo
a cura di Claudia Gioia
3 novembre 2015 – 31 gennaio 2016
Fondazione Merz- via Limone 24, Torino
.

YOU MAY ALSO LIKE