Caso Yara, la lettera di Bossetti alla madre e alla sorella

CARABINIERI

Il presunto assassino di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti
Massimo Bossetti/Facebook
Un'immagine di Massimo Bossetti tratta dal profilo Facebook
ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIZIA
Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio
ANSA /Ufficio Stampa Carabinieri
Il presunto assassino di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti mentre viene portato nella caserma del comando provinciale dei Carabinieri. Bergamo, 16 giugno 2014
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Giuseppe Guerinoni, l'autista e padre illegittimo del presunto killer di Yara, Massimo Giuseppe Bossetti
Yara Gambirasio. L'immagine è tratta dall'informativa finale della procura di Bergamo sull'inchiesta per l'omicidio di Yara Gambirasio. Milano, 27 febbraio 2015. ANSA
Alle ore 18:35:31 del 26.11.2010 (Telecamera POLYNT di via Caduti dell Aeronautica) si nota il furgone che transita in direzione di Locate - Mapello (BG). ANSA
Alle ore 18:00:56 del 26.11.2010 (Telecamera SHELL) si nota il furgone che transita sulla via Locatelli, direzione Ponte San Pietro (BG). L'immagine è tratta dall'informativa finale della procura di Bergamo sull'inchiesta per l'omicidio di Yara Gambirasio. Milano, 27 febbraio 2015. ANSA
Il furgone IVECO Daily targato CH605NZ di propriet‡ di Massimo Bossetti. L'immagine Ë tratta dall'informativa finale della procura di Bergamo sull'inchiesta per l'omicidio di Yara Gambirasio. Milano, 27 febbraio 2015. ANSA/PROCURA BERGAMO
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Yara Gambirasio, la giovane scomparsa ed uccisa il 26 novembre del 2010 a Brembate
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La tredicenne Yara Gambirasio
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Yara Gambirasio, la ragazza uccisa nel 2010 a Brembate

"Mamma e Laura, io so che la farò finita qui dentro, perchè non posso accettare tutto quello che ho combinato a Marita e me lo merito davvero per quello che ho fatto".

Massimo Bossetti, a processo per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha scritto una lettera disperata alla madre Ester e alla sorella Laura che il settimanale Oggi pubblica nel numero in edicola da domani. Il riferimento è alle lettere a luci rosse inviate da Bossetti a una detenuta.

- LEGGI ANCHE: Il pm chiede le lettere hard di Bossetti

"Mi auguro solo che un giorno mi possa svegliare accanto a papà (il defunto Giovanni Bossetti, ndr) e non dover più soffrire per niente e lui mai mi abbandonerà in preda allo sconforto e disperazione - scrive Bossetti - Mamma, ora vivo qui dentro momentaneamente, ma non sarà per tanto perchè non è degna essere chiamata vita, la vita qui dentro, purtroppo sono costretto nel starci ma non per molto credimi... Io in una maniera o l'altra da qui me ne vado. Lo farò credimi, solo per restare bene una volta per tutte... Mamma e Laura più male di così come posso stare, non preoccupatevi, gli agenti qui mi stanno aiutando insieme ai dottori io comunque ho già in mente le mie idee e nessuno me le farà cambiare".

Continua il muratore: "Avvocati o non avvocati, pazienza, io mi tengo una vita e ora me la gestisco io e non aspetto più così tanto tempo nel soffrire ingiustamente per i loro errori, perciò che vada come vada fino a sentenza e poi deciderò una volta per tutte della mia vita, quello che deciderò è una mia decisione mamma e nessuno mi impedirà di fare quello che non dovrei mai fare".

Continua Massimo Bosetti nella sua missiva: "Mamma e Laura, io ho rovinato completamente la vita di Marita e dei miei figli e non riesco a darmi pace per tutto quello che ho fatto. Ho sbagliato tutto nella vita e ora rimedierò tutto con la mia vita. Me lo sono meritato e ora pagherò con la vita perchè non ci dormo con quello che a lei ho fatto, ho sbagliato completamente tutto. Mamma e Laura cercate di capirla che non esiste più nulla in natura che qualcuno o qualcosa possa ridare a me di quanto ho perso e sto perdendo. Non ce la faccio più a vivere in questo stato, sono stanco di sopportare tutte le sofferenze ingiuste".

E ancora: "La mia vita è mia e la gestisco come voglio. Sto continuando nel combattere per i figli ma non so fino a quanto ci riuscirò. Per quello che ho combinato a Marita non riesco più a darmi pace. La mia situazione familiare l'ho compromessa, ho combinato tutto un casino per una detenuta che neppure conosco e mai vista, quando a me Marita fino a oggi è sempre stata vicina. Capite come questo inferno ti può rovinare su tutto. Questa vita è un inferno e credo che non abbia più un valore per me per cui qualunque cosa a me potrà capitare non voglio che voi ne risentiate ma credetemi che starò meglio di dove ora mi trovo".

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