Campionato di Serie A sospeso: le ipotesi per ripartire

Portare a termine la stagione a qualsiasi costo. E' il mantra che gira nelle stanze del calcio italiano, Lega Serie A e Federcalcio, dove esiste la consapevolezza che non riuscire nell'impresa creerebbe danni per centinaia di milioni di euro e metterebbe spalle al muro tutto il sistema. Ecco perché in questo momento non si ragiona su scenari differenti, anche se la Figc ha in piedi altre ipotesi (quella preferita dal presidente Gravina sono i playoff e playout) e bisogna raccordarsi con le esigenze della Uefa. La cancellazione con rinvio di Euro 2020 non basta, serve un intervento anche sui format di Champions ed Europa League. In ogni caso le società della Serie A si sono date degli obiettivi e hanno iniziato a scrivere i possibili calendari alternativi.

SLITTAMENTO DEL CALENDARIO

E' l'ipotesi su cui stanno lavorando i club della Serie A e la Figc. Prevede un paio di scenari che contemplano anche la possibilità di interventi straordinari a livello normativo per derogare sulla scadenza dei contratti al 30 giugno 2020. Nel primo scenario si riparte il 2 maggio (anche a porte chiuse se necessario) per terminare il 28 giugno giocando 12 turni di campionati, che diventano 13 per chi deve recuperare le partite della 25° giornata, e lasciando 5 slot alla Uefa per le coppe europee. Si arriverebbe in volata ma si arriverebbe. Oppure l'alternativa è la data limite del 16 maggio che significa chiudere la stagione il 12 luglio, il giorno in cui si sarebbe dovuta disputare la finale dell'Europeo che viene cancellato.

CAMPIONATO CONGELATO

La seconda ipotesi indicata dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, è quella che la classifica venga fotografa allo stato attuale e sulla base di questa si assegnino il titolo di campione d'Italia (andrebbe alla Juventus), i posti in Champions ed Europa League e si stabilissero retrocessioni e promozioni. Manca una norma di riferimento nello Statuto di Figc e Lega Serie A e, dunque, l'ipotesi va considerata anche se troverebbe l'opposizione di tantissimi club. Si può accettare un verdetto sportivo quando manca un terzo della stagione? Si possono accettare pesanti penalizzazioni economiche (premi Uefa, diritti tv della prossima annata) con ancora 12 o 13 partite da giocare? Dovesse passare questa linea andremmo incontro a un'estate rovente di polemiche.

CANCELLAZIONE DEL CAMPIONATO

Ipotesi definita "grande mortificazione" dai vertici della Figc. La stagione non viene portata a termine e non viene assegnato il titolo di campione d'Italia. Cosa succederebbe per promozioni e retrocessioni? Quali squadre verrebbero indicate alla Uefa per prendere parte alle competizioni europee dell'anno prossimo?

PLAYOFF E PLAYOUT

E' il jolly che il presidente Gravina si è giocato davanti ai consiglieri federali. Un meccanismo inedito e senza copertura regolamentare preventiva, che potrebbe congelare la classifica e decidere le zone calde (scudetto e retrocessione) coinvolgendo rispettivamente le prime 4 (Juventus, Lazio, Inter e Atalanta) e le ultime 4 (Genoa, Lecce, Spal e Brescia) così da lasciare al campo i verdetti finale. Una soluzione che potrebbe anche piacere ai broadcaster che hanno investito sulla Serie A ma che ha un punto debole. Chi convince la Roma, ad esempio, ad accontentarsi del quinto posto e dell'Europa League quando ha solo 3 punti, seppure con una partita in più, con ancora 12 giornate da giocare?

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