Addio a Camille Lepage, fotoreporter

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Il volto di Camille Lepage: a sinistra, in una foto recente scattata da un collega; a destra, in un'immagine postata sul suo profilo Facebook. 


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Terekeka, Sudan del Sud, 17 settembre 2012. Ragazzi della tribù Mandari lungo il Nilo.


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Terekeka, Sudan del Sud, 17 settembre 2012. Due ragazzi della tribù Mundari.


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Un pescatore lungo il Nilo a Malakal, capitale dello stato dell'Alto Nilo, Sudan del Sud, 25 settembre 2012. 


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Mercato Konyo Konyo, Giuba, Sudan del Sud, 19 settembre 2012.


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Deng, un bambino di 7 anni, nel Centro di riabilitazione della Croce rossa a Giuba, Sudan del Sud, 10 ottobre 2012. Deng ha subito un'amputazione quando aveva 4 anni, a causa dell'esplosione di una mina, che ha ucciso la madre. 


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Una bambina in una discarica a Giuba, Sudan del Sud, 1 agosto 2012. 


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Mercato Konyo Konyo di Giuba, Sudan del Sud, 23 luglio 2013. 


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Campo rifugiati di Yida, Sudan del Sud, 30 ottobre 2012. Rifugiati del Kordofan celebrano l'ultimo giorno della festa islamica di Eid con un torneo di lotta. 


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Dei ragazzi giocano con la carcassa di un aereo nei pressi del campo rifugiati di Yida, nel Sudan del Sud, 1 febbraio 2013. 


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Un ragazzo gioca nella carcassa di un aereo nei pressi del campo rifugiati di Yida, nel Sudan del Sud, 1 febbraio 2013. 


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Campo rifugiati di Yida, Sudan del Sud, 1 febbraio 2013. 


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Campo rifugiati di Yida, Sudan del Sud, 1 febbraio 2013. 


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Campo rifugiati di Yida, Sudan del Sud, 1 febbraio 2013. 


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Un uomo ferito durante gli scontri tribali scoppiati nello Stato di Jonglei riceve le cure in un ospedale di Bor, Sudan del Sud, 15 luglio 2013. 


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Ospedale di Bor, Sudan del Sud, 15 luglio 2013. 


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Ospedale di Bor, Sudan del Sud, 15 luglio 2013. 


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Yuai, Sudan del Sud, 23 luglio 2013. Un membro della tribù Lou Nuer fa ritorno al suo villaggio, Yuai, nella contea di Uror, nello Stato di Jonglei.


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Yuai, Sudan del Sud, 24 luglio 2013. 


La fotoreporter francese Camille Lepage , 26 anni, è stata assassinata nella Repubblica Centrafricana, rimasta vittima di un'imboscata, con almeno altre dieci persone, in un villaggio lungo la strada che collega la città di Bouar con la frontiera con il Camerun. 


"Il corpo di Camille Lepage è stato rinvenuto nel corso di un pattugliamento della missione francese di peace-enforcing "Sangaris", durante un controllo effettuato su un veicolo guidato da elementi anti-balaka, nella regione di Bouar", ha riferito un comunicato del presidente François Hollande. I fatti, secondo fonti militari francesi, risalgono a un paio di giorni fa. I miliziani anti-balaka, con cui la giovane reporter si spostava da qualche giorno, hanno recuperato il suo corpo insieme a quello dei loro compagni uccisi.


Camille lavorava per lo studio fotografico Hans Lucas di Parigi. Pur giovanissima, collaborava tra l'altro con il New York Times, Le Monde, Libération e The Guardian. Viveva a Giuba, in Sud Sudan, dal luglio 2012, dove era giunta "per seguire la sua nuova passione e scoprire il paese più nuovo del pianeta", come si legge sul suo sito. Interessata alle "popolazioni ai margini, il più delle volte abbandonate dai loro governi", nel dicembre scorso era partita per la Repubblica Centrafricana, da due mesi in preda a una guerra civile, dove aveva inizialmente collaborato con Medecins sans Frontières .


Piangiamo e ricordiamo Camille Lepage con queste sue fotografie, realizzate tra il luglio 2012 e il luglio 2013 in Sud Sudan.  

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