Ripensando alla Cambogia e alla mia bimba adottata a distanza

Quando stavo seduta la in mezzo a quei bambini, che hanno una voglia di vivere straordinaria, mi sentivo proprio bene. Avevo scordato tutto, era come se fossi nata là e avessi vissuto là da sempre. Mi facevano sentire a casa. 

Quando Cheata Achariya mi ha raccontato la sua storia, in un primo momento mi sono sentita impotente, poi mi è venuta una grande energia, un desiderio fortissimo di aiutarla a realizzare il suo sogno, quello di diventare medico, per portare un po’ di prosperità nella casa di sua mamma, dove vive con il patrigno e i suoi fratelli.
E’ bello ed emozionante sentire questo desiderio di emancipazione.
Sono convinta che solo attraverso l’istruzione si possano cambiare le cose e questa ne è la dimostrazione. Grazie agli aiuti ricevuti con il sostegno a distanza, lei ha potuto frequentare la scuola e grazie a questo convenzioni sociali inique potranno essere infrante. 

Come lei ci sono tante altre bambine, ragazze che voglio aiutare. Forse tu che stai leggendo, puoi darmi una mano. Più saremo, più ne aiuteremo. Insieme possiamo cambiare la loro vita.

E per farlo, basta un clic: www.esserebambini.org


I contenuti di questo post sono stati prodotti integralmente da Claudia Gerini per HELP! Il diritto di essere bambini

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