Breivik, il saluto nazista del mostro - Foto

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Norvegia, tribunale della prigione di Skien: Anders Behring Breivik saluta l'avvocato Marius Emberland, rappresentante del governo al processo, 15 marzo 2016.
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Norvegia, tribunale della prigione di Skien: il giudice Helen Andenaes Sekulic al processo contro Behring Breivik, 15 marzo 2015
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Norvegia, tribunale della prigione di Skien: Anders Behring Breivik, responsabile della morte di 77 persone, fa il saluto nazista al suo ingresso in aula, 15 marzo 2016
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Norvegia, tribunale della prigione di Skien: Anders Behring Breivik, responsabile della morte di 77 persone, fa il saluto nazista al suo ingresso in aula, 15 marzo 2016
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Norvegia, tribunale della prigione di Skien: Anders Behring Breivik, responsabile della morte di 77 persone, in tribunale tra gli avvocati Mona Danielsen e Oystein Storrvik, 15 marzo 2016
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Norvegia, tribunale della prigione di Skien: Anders Behring Breivik, responsabile della morte di 77 persone, in aula. 15 marzo 2016
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Norvegia, tribunale della prigione di Skien: Anders Behring Breivik, responsabile della morte di 77 persone, fa il suo ingresso in aula, 15 marzo 2016

Anders Behring Breivik, l'uomo che nel luglio del 2011 uccise 77 persone a Oslo e sull'isola di Utoya, ha fatto oggi il saluto nazista al suo arrivo in aula per la prima udienza del processo nella sua causa allo Stato per "detenzione disumana".

Il tribunale è stato allestito nella palestra del carcere di Skien, dove Breivik sta scontando la pena a 21 anni di carcere per la strage. Secondo il pluriomicida, le sua condizioni detentive violano la convenzione europea sui diritti umani, ma il governo respinge l'accusa sostenendo che il detenuto ha accesso quotidiano ad uno spazio per fare ginnastica, guardare la tv e una console per i videogiochi. "Non c'è nessuna prova che il detenuto abbia sofferto problemi mentali o fisici a causa delle condizioni della prigione in cui è rinchiuso", sostiene l'avvocato del governo, Marius Emberland.

In passato Breivik, che verrà ascoltato domani, ha paragonato le sue condizioni nel carcere a una "tortura". Molti familiari delle vittime della strage hanno fatto sapere che non seguiranno il processo, che dovrebbe concludersi venerdì. 

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