Boston: la desolazione dopo la strage

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Martin Richard, il bambino di 8 anni, morto nell'attentato alla maratona di Boston in un'immagine postata su gacebook che inneggiava alla pace.


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Il dolore di un ferito. Boston, 16 aprile 2013


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La desolante marea di sacchetti abbandonata al traguardo della maratona. Boston, 16 aprile 2013


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La bandiera macchiata di sangue. Boston, 16 aprile 2013


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Toccante messaggio di un giocatore dei Philadelphia Phillies dopo la tragedia di Boston. Cincinnati, 15 aprile 2013


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Il traguardo della maratona... Boston, 16 aprile 2013


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Il luogo della strage. Boston, 16 aprile 2013


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Kenmore Square dopo l'attentato. Boston, 15 aprile 2013


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Un partecipante alal maratona scampato all'attentato. Boston, 15 aprile 2013


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Particolare di una strage... Boston, 15 aprile 2013


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I Minnesota Twins osservano un momento di silenzio per onorare le vittime della maratona di Boston prima della partita contro i Los Angeles di Anaheim, 15 aprile 2013


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ll perimetro vicino a Massachusetts Avenue e Newbury Street dopo l'attentato. Boston, 15 Aprile 2013


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Transenne sul luogo dell'attentato. Boston, 16 aprile 2013


Tre morti ed oltre cento feriti. Questo, al momento, il bilancio delle vittime dell'attentato. E Boston si è trasformata in una città dal clima spettrale. Vie transennate e deserte, sacchetti gialli abbandonati al traguardo dell'infelice maratona, persone che piangono. Alcune mostrano la bandiera a stelle e strisce, ancora una volta macchiata di sangue. Ritorna la paura degli attacchi terroristici: su tutti, il ricordo del terribile 11 settembre. Le immagini di una città attonita

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