Belén e la semiotica della milf

«È da due giorni che ci penso. Cioè, da quando è nato.»
«Da quando è nato chi
«Ma come chi. Comunque. Significa che ora Belén è una milf?»
«Non ti seguo.»
«Ma sì, voglio dire: è troppo giovane per essere una milf? O l’essere milf dipende solo dall’avere un figlio?»
«La mamma di Steve di American Pie è una milf.»
«Ma sei vecchio, dio, sganciati da quell’immaginario. E poi Belén ha insegnato che lei sfugge ad ogni categorizzazione.»
«…»
«Lei è stato l’unico argomento capace di fare concorrenza al calcio, in questo paese.»
«…»
«Lei era la preferita del salumiere sotto casa come dell’avvocato con la cravatta di Hermès che vedo la mattina al bar.»
«…»
«Lei non è una donna: è un campo semantico.»
«…»
«Lei è la madre, la sorella, l’amante, l’amica, l’angelo, il diavolo, la terra, la casa!»
«…»
«Non guardarmi così: questo è Flaiano!»
«Quindi?»
«Niente, non ci voglio discutere con te.»
«È che non ce la faccio. Belén era Corona, i parcheggi selvaggi sul marciapiedi, le foto nudi alle Maldive, i tatuaggi, le valigie fuori dalla porta di casa dopo le liti in Corso Como. Non riesco a vederla fuori da tutto questo. Non riuscirai a vendermela come una milf qualsiasi, no!»
«È sempre stato il tuo problema. Sei troppo romantico. Volevi la favola.»

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